I motivi per restare in azienda

mag 25, 2023

Negli ultimi due anni, chi cercava lavoro ha beneficiato di un potere contrattuale superiore rispetto al passato, potendosi permettere di scegliere se mantenere il proprio posto o cambiare.



Le Grandi Dimissioni hanno fatto notizia ovunque, mentre la pandemia ha spinto molte persone a fare importanti cambiamenti nella propria vita professionale e privata.


Molti datori di lavoro hanno perso competenze difficilmente sostituibili, peraltro, nel contesto di un mercato estremamente competitivo.

Ma è sempre giusto per la propria carriera cimentarsi in nuove esperienze?


La tentazione di cambiare può essere molto forte a volte, ma per diversi lavoratori la scelta migliore potrebbe essere quella di mantenere il proprio impiego.


Ecco allora tutti i motivi per rimanere nella propria azienda.




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Maggiori responsabilità e nuovi progetti


Una delle ragioni principali per non lasciare la propria organizzazione e continuare comunque a crescere professionalmente è che si potrebbero ottenere maggiori responsabilità.

Rimanere nel proprio posto di lavoro, infatti, non vuol dire che ogni giorno sia uguale all'altro. Man mano che le competenze e la sicurezza aumentano, cresceranno anche i margini di manovra per chiedere al proprio datore di lavoro di partecipare a nuovi e più complessi progetti. In questo modo, sarà possibile aumentare la propria reputazione e avere l’opportunità di ampliare la propria esperienza e competenze.


Il fenomeno delle “Grandi dimissioni”, inoltre, potrebbe aver ridotto i ranghi del team di lavoro, consentendo di avere un maggior impatto sui singoli progetti. Ma anche di collaborare con colleghi di diverse aree aziendali.

La continua carenza di talenti crea, infatti, il contesto ideale per supportare altre specializzazioni e ampliare i propri orizzonti, cosa che generalmente i datori di lavoro apprezzano molto.


Opportunità di promozione


Bisogna tenere ben presente che mantenere il proprio ruolo non è sinonimo di rinuncia alle proprie ambizioni di carriera. Chi, invece, decide di andarsene rischia di lasciarsi alle spalle opportunità di promozione. Spesso, infatti, è più facile ottenere un ruolo di livello superiore in un'organizzazione in cui le persone apprezzano e comprendono le competenze dei dipendenti che non sul mercato.




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Niente più colleghi tossici


Tutti hanno colleghi con cui non vanno d'accordo e con i quali lavorare ogni giorno può essere complesso.

Con un numero sempre maggiore di persone che si trasferisce, è possibile che siano sempre meno i colleghi a causa dei quali è difficile apprezzare il proprio lavoro. Un ambiente di lavoro meno tossico può migliorare le motivazioni e, con esse, le performance.


Le proprie idee hanno più peso


Quanto più a lungo si rimane in un posto e quanto più piccolo è il team, tanto più peso possono avere le proprie idee e intuizioni.

Se si desidera influenzare la direzione del proprio team o dell'organizzazione in generale, restare in azienda potrebbe essere l'occasione perfetta per lasciare il segno. Sia che si voglia guidare una nuova campagna, sia che si voglia suggerire una nuova strategia di marketing o migliorare un processo di vecchia data, l'anzianità di servizio avrà probabilmente un impatto positivo sul modo in cui viene percepita la propria proposta.


È vero che a volte trasferirsi rappresenta la scelta più giusta, ma può essere davvero conveniente anche rimanere in un'organizzazione per un po'. Non è, quindi, scontato prendere una decisione o un’altra. Per questo è importante fare sempre un bilancio dei pro e dei contro di ciascuna prima di giungere ad una conclusione.




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