News sul mondo del lavoro

mag 22, 2023

Upskilling tra le priorità, necessità di assunzioni diversificate e altre notizie che vale la pena condividere questa settimana

Anche questa settimana abbiamo selezionato le notizie più rilevanti per prendere le decisioni migliori nel business.


Secondo una ricerca pubblicata da Staffing Industry Analyst, il work-life balance è il primo fattore che influisce sulla scelta di un’azienda per chi cerca lavoro in Italia (il 60,5% degli intervistati). Al secondo posto c'è “un ambiente di lavoro piacevole” (57,5%), seguito da stipendio e benefit (54,5%).

E fin qui nessuna sorpresa ma solo conferme che ci danno degli spunti di riflessione interessanti.

 

Nella scelta di un datore di lavoro, le persone non solo prestano attenzione all'immagine e alla reputazione dell'azienda, ma vogliono anche fatti concreti! iHire ha intervistato 600 persone in cerca di lavoro per scoprire le loro preferenze e ciò che è emerso è che i candidati vogliono sì lavorare per un'azienda con un Employer Brand positivo, ma che poi questa positività sia tradotta in fatti concreti.

Per il 38% degli intervistati infatti, gioca un ruolo fondamentale la reputazione di un'azienda come luogo di lavoro sano e il 76% degli intervistati si informa sull’azienda prima di inviare la candidatura "sempre" o "la maggior parte delle volte". Tra chi si informa, il 66% cerca le recensioni/testimonianze dei dipendenti e le persone in cerca di lavoro desiderano una maggiore comunicazione durante il processo di reclutamento.

Infine, i candidati si preoccupano dell'approccio delle aziende sui temi della diversity e inclusion, anche se non rappresentano una priorità. Solo il 16% delle persone in cerca di lavoro ha affermato che "l'impegno dell'azienda nei confronti di DEI sia tra gli aspetti più importanti della loro ricerca di lavoro".

Tuttavia, oltre il 40% ha affermato che sarebbe "più propenso a candidarsi se sapesse che il datore di lavoro utilizza strumenti di reclutamento anonimi per ridurre i pregiudizi o aumentare le assunzioni diversificate".

 

Secondo il World Economic Forum, 1,1 miliardi di posti di lavoro "saranno trasformati dalla tecnologia nel prossimo decennio". Per cui diventa centrale la necessità di migliorare le competenze considerando che la metà della forza lavoro globale potrebbe aver bisogno di riqualificazione entro il 2025.

L'87% dei dirigenti ha constatato una carenza di competenze, ma meno del 50% ha "una chiara idea di come affrontare il problema". Inoltre, la forza lavoro impattata non è preparata al cambiamento per i lavori che cresceranno di più.

 

Le organizzazioni giocano un ruolo fondamentale nella formazione e nel migliorare le competenze dei lavoratori. Secondo un sondaggio di Deloitte condotto su oltre 9.000 dirigenti aziendali e delle risorse umane, il 73% sostiene che "le organizzazioni sono responsabili dello sviluppo della propria forza lavoro".

Secondo uno studio di NTT Data, oltre il 50% delle aziende ha “lanciato iniziative di reskilling o upskilling per lavoratori”. I lavoratori mostrano anche un costante interesse ed entusiasmo per iniziative legate a migliorare le proprie competenze.

Secondo Gallup, i lavoratori propensi a migliorarsi "guadagnano in media $ 8.000 in più rispetto ai loro coetanei che non lo fanno” e il 64% afferma che "ha avuto un impatto positivo sul proprio tenore di vita".

L'upskilling è decisamente in procinto di conquistare il suo posto nelle notizie dal mondo del lavoro - e ti terremo aggiornato sulle nuove tendenze ogni settimana, promesso! Leggi altre notizie qui e resta sintonizzato!.


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