Indennità una tantum: tutto quello che c'è da sapere

ott 29, 2022

L’indennità una tantum è una delle misure introdotte dal governo per sostenere i lavoratori in questa fase. Vediamo come funziona


Con l’aumento dell’inflazione e dei costi energetici, sono state introdotte dal governo varie misure di aiuto per i cittadini in difficoltà, tra cui i bonus una tantum. Le regole e le modalità sono state introdotte inizialmente col Decreto Aiuti di maggio 2022, che ha previsto un’indennità una tantum di 200 euro per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, oltre che per altre categorie di lavoratori, pagato in modo automatico o sulla base della richiesta dei lavoratori.

Poi la platea di persone che può ricevere il bonus da 200 euro è stata allargata dal Decreto Aiuti-bis dell’agosto 2022. E infine, il Decreto Aiuti-ter di settembre ha previsto un’ulteriore indennità una tantum da 150 euro per molte delle categorie che avevano già riconosciuto il Bonus 200€.

Vediamo dunque come funzionano queste indennità e come si fa a riceverle.


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Come funziona indennità una tantum?

L’indennità una tantum, come dice il nome stesso, è il versamento di una somma di denaro che viene effettuato al cittadino una volta sola dallo Stato o da un ente di previdenza come può essere l’Inps.

L’ultima indennità una tantum inserita dal governo è stata il bonus 200 euro, riconosciuta a milioni di lavoratori dipendenti e autonomi, sia pubblici che privati, come aiuto per far fronte all’eccezionale ondata di rincari che ha colpito sia l’energia che i beni di consumo.

La prima versione del bonus 200 € è prevista dal cosiddetto Decreto Aiuti, il DL n.50 del 17/05/2022, ed è rivolta a:


  • lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, già destinatari dell’esonero contributivo dello 0,8%
  • titolari di pensioni, che nel periodo di imposta 2021 hanno percepito un reddito non superiore a 35.000 euro;
  • titolari di assegno di invalidità;
  • titolari di Naspi o Dis-coll;
  • beneficiari del Reddito di cittadinanza;
  • lavoratori autonomi occasionali, Co.co.co., stagionali, spettacolo, agricoli, vendite a domicilio partite IVA che rispondano ad alcuni requisiti; queste categorie devono fare domanda entro il 31 ottobre 2022;
  • lavoratori domestici.


Per i lavoratori dipendenti, esclusi gli agricoli a tempo determinato, spetta al datore di lavoro versare l’indennità una tantum, dopo aver ricevuto una dichiarazione con cui il lavoratore attesta di non ricevere nessuna pensione o Reddito di cittadinanza

Per questa categoria di lavoratori il Bonus 200 euro doveva essere pagato a luglio 2022.

L’autodichiarazione non è invece necessaria per i lavoratori pubblici.

I pensionati, i titolari di assegni di invalidità o di disoccupazione, oltre che i percettori del Reddito di cittadinanza riceveranno invece l’indennità con una maggiorazione dell’assegno mensile.

Il Bonus 200 euro viene pagato a ottobre 2022, e non a luglio, ai titolari di Naspi, Dis-Coll, ai disoccupati agricoli 2021, alle persone che hanno già ricevuto le ex indennità Covid 2021 e ai lavoratori delle categorie che devono presentare domanda per ricevere l’indennità.


Il Decreto Aiuti-bis ha poi ampliato le categorie di lavoratori che possono ricevere il Bonus 200 euro, e in particolare a:


  • collaboratori sportivi che hanno già beneficiato delle indennità Covid
  • lavoratori con un reddito inferiore ai 35.000 euro che nella prima parte del 2022 non avevano potuto usufruire dell’esonero contributivo inserito tra i requisiti necessari;
  • dottorandi e assegnisti di ricerca;
  • pensionati dal 1° luglio 2022 che erano rimasti esclusi dalle norme precedenti.



Cosa vuol dire € 150 una tantum?

Il Decreto legge Aiuti-Ter (n.144 del 23 settembre 2022) ha inserito una nuova indennità da 150 euro a determinate categorie di lavoratori da pagare nel mese di novembre 2022.

Come spiega la circolare 116 dell’Inps, del 17 ottobre 2022, il decreto, all’articolo 18, prevede che l’indennità da 150 euro una tantum venga versata ai lavoratori dipendenti, esclusi i lavoratori domestici, automaticamente dai datori di lavoro con lo stipendio del mese di novembre 2022.

L’indennità spetta anche nei casi in cui il lavoratore abbia un contratto a tempo parziale.

Per ricevere l’una tantum, però, i lavoratori devono percepire una retribuzione imponibile nel mese di novembre 2022 che non superi l’importo di 1.538 euro.

Sempre l’Inps, col messaggio n. 3806 del 20 ottobre 2022, ha anche preparato un fac-simile per facilitare i lavoratori che devono presentare richiesta al datore di lavoro per l’indennità una tantum 150 euro.


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Come richiedere l'indennità una tantum per lavoratori professionisti?

I lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni Inps possono fare richiesta dell’indennità prevista dal Decreto Aiuti fino al 30 novembre, con una procedura attiva online sul sito dell’Istituto (accessibile anche dal punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche) o rivolgendosi a patronati e call center Inps.

Possono presentare la domanda (come chiarisce la circolare n. 103 del 26 settembre 2022) gli iscritti alle gestioni speciali:


  • degli artigiani;
  • dei commercianti;
  • di coltivatori diretti, coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
  • i pescatori autonomi;
  • i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.


;Per ricevere l’indennità di 200 euro bisogna però aver percepito un reddito complessivo lordo nel 2021 non superiore a 35.000 euro e non bisogna aver già ricevuto il Bonus 200 euro. Se chi lo richiede ha percepito un reddito non superiore ai 20.000 euro, grazie a quanto previsto dal Decreto Aiuti-ter, l’indennità viene aumentata di 150 euro, quindi per un importo totale di 350 euro

Inoltre, chi richiede l’indennità deve, al 18 maggio 2022:


  • essere già iscritto alla gestione autonoma
  • essere titolare di una partita Iva attiva;
  • aver versato almeno un contributo.



Come ricevere l’indennità per lavoratori a tempo ciclico parziale?

Con la circolare 115 del 13 ottobre 2022, l’Inps ha spiegato più nel dettaglio invece come funziona l’indennità da 550 euro destinata dal Decreto Aiuti ai lavoratori a tempo parziale ciclico verticale.



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