Esonero contributivo: tutto quello che c'è da sapere

ott 13, 2022

L’esonero contributivo previsto per l’anno 2022 è stato introdotto per ridurre il carico dei versamenti previdenziali a carico del lavoratore. Vediamo chi ne ha diritto e come funziona nel dettaglio



L’esonero contributivo per il 2022 è stato inserito dal governo con la
Manovra di bilancio 2022 e si tratta di un’agevolazione per i lavoratori dipendenti che punta ad alleggerire il carico dei contributi previdenziali da versare e di conseguenza a lasciare più soldi in busta paga.

Per far fronte alla situazione globale di incertezza e all’aumento dell’inflazione è stata introdotta così una riduzione dello 0,8% dei contributi da versare, che poi, col Decreto Aiuti bis dell’agosto scorso è stato ulteriormente aumentato di 1,2 punti fino al 2% per il periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2022.

Per godere dell’esonero contributivo, che è automatico e viene riconosciuto in busta paga automaticamente ai lavoratori dipendenti dai datori di lavoro, bisogna avere una retribuzione imponibile mensile che non superi i 2.692 euro, su 13 mensilità, e quindi una RAL, una Retribuzione annua lorda, inferiore a circa 35mila euro.

L’esonero contributivo è importante anche perché rientra tra i requisiti per ottenere il Bonus 200 euro una tantum. Vediamo dunque come funziona nel dettaglio e come può essere ottenuto questo esonero.



CERCHI LAVORO? CONSULTA LE NOSTRE OPPORTUNITÀ ​

Cosa vuol dire esonero contributi?

L’espressione esonero contributi indica la possibilità di non versare parte della contribuzione previdenziale, cioè quella quota di reddito che si versa per assicurarsi una copertura nel caso di malattia, maternità e disoccupazione, oltre che per la pensione.

L’esonero consiste nel taglio di questa quota e si traduce quindi di conseguenza in un aumento del reddito disponibile a disposizione del lavoratore (se fatto sulla parte a carico di questo) o in una diminuzione di costi per il datore di lavoro.

Si tratta dunque di uno strumento che viene usato dalle istituzioni per aiutare il lavoratore oppure, ad esempio, per favorire le assunzioni in un’area del Paese o con una determinata tipologia di contratto, come il tempo indeterminato, che si vuole prediligere.




CERCHI LAVORO? CANDIDATI SUL NOSTRO PORTALE

Chi ha diritto all’esonero contributivo 2022?

La legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021 del 30 dicembre 2021, al comma 121) ha previsto per il solo anno 2022 un esonero contributivo dello 0,8% per i lavoratori dipendenti che abbiano un reddito imponibile mensile massimo di 2.692 euro, compresa la tredicesima, cioè una retribuzione lorda annuale di circa 35mila euro. La misura non viene riconosciuta ai rapporti di lavoro dei lavoratori domestici, che hanno un altro sistema di esonero e quindi non sono contemplati da questa misura.

Il cosiddetto Decreto Aiuti bis (cioè il decreto legge n. 115 del 9 agosto 2022) ha poi innalzato al 2% la quota di esonero contributivo per il periodo di paga che va dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2022, aumentando così la quota di esonero di 1,2 punti percentuali proprio per far fronte alla complicata situazione dell’economia e all’aumento dell’inflazione.

Come ha spiegato l’Inps con la circolare n. 43 del 22 marzo 2022, l’esonero vale anche per la tredicesima e per questo la quota di 2.692 euro mensili dev’essere maggiorato, per il mese di dicembre, del rateo di tredicesima, innalzando di conseguenza il limite considerando questa voce.

Tutto questo significa che, per esempio, se la retribuzione imponibile ai fini previdenziali non supera la quota di 2.692 euro in un dato mese e la quota di contribuzione che spetta al lavoratore è del 9,19 per cento, segnala l’Inps, grazie all’esonero questa quota potrà dunque essere tagliata di 0,8 punti percentuali, e fissata quindi a 8,39 punti percentuali.

Allo stesso modo, grazie all’aumento introdotto dal Decreto Aiuti bis, per i mesi che vanno da luglio a dicembre 2022 la stessa quota sarà dunque del 7,19 per cento, visto che l’esonero è stato aumentato a 2 punti percentuali.

Se in un dato mese, per vari motivi, il lavoratore supera il limite di 2.692 euro, l’esonero non spetta per quel mese specifico.

La stessa Inps è poi intervenuta nuovamente col messaggio numero 3.499 del 26 settembre 2022 per chiarire come si calcola nel dettaglio il massimale dell’imponibile lordo e per precisare ancora meglio le istruzioni operative che i datori di lavoro devono seguire nelle denunce nel flusso Uniemens dei lavoratori, accedendo alla loro area riservata.



CERCHI LAVORO? CONSULTA LE NOSTRE OPPORTUNITÀ ​


Come vedere in busta paga esonero contributivo?

Se si vuole verificare di usufruire dell’esonero contributivo 2022, bisogna controllare le voci inserite nella propria busta paga. Tra le voci variabili del mese dovrebbe infatti figurare una voce nuova, indicata come “Esonero IVS l. 234/2021”, che indica dunque che il datore di lavoro ha correttamente applicato l’esonero al lavoratore in questione.

Share by: