L’inserimento al lavoro è uno dei
diritti fondamentali riconosciuti sia dalla Costituzione che dalle norme europee per le persone disabili. I cittadini italiani infatti, oltre che per aspetti quali tendenze sessuali o religione, non possono
subire discriminazioni anche di fronte a differenti capacità fisiche o mentali.
Proprio per tutelare queste persone sono nate le cosiddette categorie protette, ovvero tipologie specifiche di persone che, a causa delle proprie condizioni, potrebbero essere discriminate sui luoghi di lavoro.
La legge fondamentale che regola l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro è la legge 68/99, che fissa i paletti principali stabilendo:
Vediamo dunque chi può chiedere il riconoscimento di questo status, come si deve fare l’iscrizione alle categorie protette e come iscriversi alle liste di collocamento dei centri per l’impiego.
I lavoratori appartenenti alle categorie protette hanno il diritto a non essere discriminati nel mondo del lavoro e possono iscriversi a liste specifiche da cui le aziende devono obbligatoriamente pescare per una quota di assunzioni, che dipende dal numero dei propri dipendenti.
La legge 68 del 12 marzo 1999 stabilisce nel dettaglio chi può fare parte delle categorie protette, per favorire “la promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato”.
Alle categorie protette appartengono:
Sempre secondo la stessa legge, le aziende devono garantire il mantenimento del posto di lavoro alle persone che abbiano
acquisito la disabilità per un infortunio sul lavoro o per malattia professionale.
A queste categorie la stessa legge aggiunge anche vedove, orfani e vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, oltre che alcune tipologie di profughi italiani rimpatriati.
Per iscriversi alle categorie protette i disabili in età lavorativa e disoccupati possono rivolgersi ai Centri per l’impiego e accedere al cosiddetto “collocamento mirato”, quindi alle offerte di lavoro riservate alle persone disabili.
Per certificare la propria disabilità bisogna:
La commissione una volta valutato il soggetto stende un verbale in cui certifica la
percentuale di invalidità e le
abilità
della persona disabile.
Al lavoratore disabile conviene in generale iscriversi alle categorie protette perché, oltre ad avere accesso a offerte di lavoro riservate dalle agenzie per il lavoro, può anche godere di condizioni di maggior favore per quanto riguarda permessi e visite mediche, con più tutele rispetto agli altri lavoratori.
Appartenere alle categorie protette quindi dovrebbe rendere più semplice cercare lavoro, attività che può essere molto complicata senza il riconoscimento del proprio status.
Le aziende a seconda della propria dimensione hanno l'obbligo di riservare una quota di assunzioni alle persone che fanno parte delle cosiddette categorie protette.
Le quote stabilite dalla legge 68/99 sono:
Ci sono poi altre quote che riguardano i lavoratori
non disabili
ma appartenenti alle categorie protette che prevedono l’assunzione di: