Con la pandemia da Covid-19 lo smart working si è diffuso in maniera esponenziale. L’emergenza sanitaria ha infatti obbligato imprese e lavoratori a studiare metodi alternativi per continuare a lavorare da remoto per evitare i contagi, grazie alle norme che hanno via via facilitato l’adozione di questo strumento.
Ora molte aziende stanno tornando al lavoro in presenza in ufficio, ma i progressi fatti su questo fronte hanno dimostrato che lo smartworking è possibile e in molti casi preferibile al lavoro in presenza sempre e comunque. E continuano a essere molto diffuse forme ibride di lavoro, parte in ufficio e parte a distanza, che sono tra l’altro molto richieste da chi si avvicina a un’impresa e sta valutando se accettare o meno un’offerta di lavoro.
Per tutte queste ragioni nasce l’esigenza di riuscire a organizzare a casa propria una postazione smart working degna di questo nome, con tutto l’occorrente a portata di mano e spazi ben delimitati che possano facilitare attenzione e lavoro.
Proprio perché casa propria non è un ufficio, può risultare difficile organizzare gli spazi in maniera corretta. E se una postazione improvvisata ha potuto tamponare la situazione di emergenza che tutti abbiamo affrontato, nel momento in cui il lavoro agile diventa strutturale, anche se magari concentrato soltanto in alcuni giorni alla settimana, è necessario impostare in modo più corretto e consapevole gli spazi e l’attrezzatura, per evitare problemi di lavoro e anche problemi di salute.
Ecco dunque una serie di semplici consigli per trasformare casa propria nella migliore postazione possibile per lavorare da remoto.
Per organizzare una postazione smart working a casa propria bisogna allestire un “angolo ufficio”, scegliere una sedia giusta, curare l’illuminazione, allestire un archivio e dei raccoglitori di documenti e, perché no, curare anche l’aspetto estetico.
Avere attenzione per tutti questi aspetti ti consentirà di lavorare al meglio a casa tua, portando in casa gli aspetti che rendono positivo il lavoro in ufficio, pur godendo della comodità del lavoro da casa.
Tra le prima cose cui prestare attenzione per creare una postazione di lavoro ci sono:
In soggiorno, in camera, in un sottoscala o meglio ancora in una camera separata. Anche il luogo della postazione smart working dev’essere scelto con attenzione, perché può influenzare non poco produttività e attenzione.
Spesso è la camera più ampia della casa, quindi si presta a ritagliarsi un angolo lavoro. D’altra parte proprio perché spesso è un open space senza pareti divisorie, può creare problemi quando la sala viene frequentata dagli altri componenti della famiglia.
Soluzione spesso obbligata nelle case più piccole, presenta problemi di incrocio con le attività necessarie alla preparazione di pranzo e cena. La cucina del resto potrebbe presentare problemi di pulizia, con briciole e residui di cibo che potrebbero compromettere o complicare i dispositivi necessari per lavorare, o rovinare documenti aziendali.
La camera è normalmente un luogo silenzioso che dunque ben si presta all'isolamento necessario per l’attività quotidiana di lavoro. Certo non è il massimo del relax avere sempre a portata di vista l’attrezzatura da ufficio, anche a letto. Per questo si potrebbe optare per una parete divisoria o un mobile a scomparsa.
In mancanza di altri luoghi più adatti, si potrebbe scegliere anche un disimpegno o un luogo poco utilizzati della casa, come un sottoscala o un angolo ripostiglio. In questi casi bisogna avere un’attenzione particolare per l’illuminazione, che spesso manca in questi angoli ciechi, e all’organizzazione degli spazi.
Si tratta ovviamente della soluzione migliore: separata dal resto della casa, isolata dal rumore e dalle interferenze, la camera per lo smart working, come un ufficio in casa, consente di lavorare senza distrazioni.
Se il lavoro in smart working riguarda solo alcuni giorni a settimana, si può sempre smontare o riporre l’attrezzatura in un mobile per ritirarla fuori quando necessario.
In mancanza di altri spazi, ci si può orientare anche all’uso di pareti mobili o divisorie che consentono di isolare un angolo di una camera più ampia per posizionare la propria postazione. Ovviamente questo non risolverà il problema del rumore, ma consentirà soltanto un pizzico di riparo.
Scrivania, computer, cancelleria, documenti, calendario. Sono tutti strumenti che abbiamo in ufficio e che possono essere utili anche nel lavoro da remoto. Per questo nella postazione smart working a casa bisogna avere: