News sul mondo del lavoro

mar 14, 2023

I lunedì si trasformano in venerdì, ChatGPT e altre notizie questa settimana!

Con la primavera, sbocciano anche nuove tendenze e tecnologie. Sappiamo che sei impegnato e diamo valore al tuo tempo, quindi andiamo subito al sodo con le notizie da non perdere questa settimana!


ChatGPT ha invaso le notizie un paio di mesi fa e continua ad essere al centro dell'attenzione. Le opinioni sull’effettiva utilità sono discordanti: c’è chi dice che sarà vantaggioso per alcune industrie e ne penalizzerà altre, sarà un valido strumento per alcuni lavoratori ma potrebbe sostituire delle figure professionali; insomma, di tutto un po'. Dalla paura alla speranza e viceversa!

Alcune aziende dicono di aver già sostituito i lavoratori con ChatGPT. Ma per quali attività?


  • scrittura di codice (66%)
  • copywriting e creazione di contenuti (58%)
  • supporto clienti (57%)
  • documenti vari (52%)


Alcune aziende hanno anche dichiarato di aver utilizzato ChatGPT nel processo di selezione, per scrivere gli annunci e rispondere alle candidature. Quasi il 50% dei datori di lavoro intervistati afferma di aver risparmiato circa 50.000 euro usando lo strumento.

Forse i prossimi corsi online riguarderanno "Come usare l'IA per generare profitto" (perché no?)!


Ottima idea, ma è qualcosa su cui riflettere il martedì, o forse il mercoledì - o il giovedì/venerdì. Perché il lunedì è già stato prenotato per l'ultima tendenza sul posto di lavoro: 'Bare-minimum Monday'. Nato su TikTok, con il Bare Minimum Monday siamo nel filone del quiet quitting, ovvero quella forma di ‘disaffezione professionale’ per cui un lavoratore, pur essendo ancora giovane e nel pieno della carriera, prova invece un senso di frustrazione e mancanza di motivazione e coinvolgimento e decide di rallentare il suo ritmo lavorativo.

Quindi, soprattutto il lunedì, si lavora, ma non troppo. Si va avanti, ma senza stressarsi.


Il lavoro ibrido può competere con l'AI come topic più di tendenza del momento. L’ibrido è qui e non se ne andrà, i dibattiti in merito non esistono più. Ora bisogna solo pensare a come si svilupperà. Secondo una nuova ricerca di Gartner, entro la fine del 2023 quasi la metà dei lavoratori della conoscenza a livello globale lavorerà in modalità ibrida (rispetto al 37% nel 2022) e il 9% completamente in remoto.


Gli esperti affermano che l'ibrido non è più solo un vantaggio per i dipendenti, ma una loro aspettativa, anche se ci sono ancora delle significative differenze tra paesi. I lavoratori della conoscenza in smart working al 100% o che beneficiano di soluzioni ibride rappresenteranno il 49% della forza lavoro in Germania e il 67% nel Regno Unito quest’anno.


Altro dato interessante. Sebbene la maggior parte di noi si senta più produttiva che mai quando lavora da remoto, non sembriamo fidarci di quello che invece fanno gli altri! Secondo un nuovo rapporto di Envoy, più del 75% dei lavoratori intervistati ha dichiarato di fidarsi dei colleghi quando si trovano in ufficio; solo il 24% ha dichiarato di fidarsi dei colleghi quando lavorano a distanza.


Secondo la ricerca, i lavoratori potrebbero "riflettere la diffidenza dei leader", che in precedenti sondaggi hanno mostrato di essere sospettosi della produttività dei lavoratori in smart working.


Forse questo è il prossimo grande problema da affrontare? Sicuramente dovremmo smettere di preoccuparci degli altri e continuare a fare del nostro meglio!


Se vuoi approfondire questi temi, clicca qui. Ci vediamo la prossima settimana!


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