Test attitudinali lavoro: quali sono e come prepararsi

Kelly Services Spa • dic 15, 2023

Nel processo di selezione del personale, sempre più aziende usano test attitudinali lavoro per scegliere i candidati migliori. Ecco a cosa servono



Nel processo di selezione del personale, colloquio di lavoro e curriculum vitae non sono gli unici strumenti usati dalle aziende per conoscere a fondo capacità e competenze dei candidati. Sempre più spesso, e in maniera diffusa sia tra le piccole che tra le grandi imprese, vengono utilizzati i test attitudinali o i test psico-attitudinali.

Si tratta di prove, verbali o scritte, che puntano a valutare aspetti della personalità e soft skill dei candidati che rischiano di non emergere né dalla lettura del Cv né dal confronto in sede di colloquio, e che si cerca così di indagare usando queste prove. Questi test infatti servono a esaminare aspetti che non sono richiesti in modo specifico per una posizione, ma sono comunque utili per confrontare l'atteggiamento e la predisposizione delle persone a rivestire quel ruolo.

I risultati infatti vengono confrontati con quelli ottenuti all’interno di un campione più ampio, permettendo così di posizionare la persona all’interno di una “griglia” stabilita. Prepararsi adeguatamente su questi aspetti può fare la differenza nel mondo del lavoro. Bisogna dunque concentrarsi sullo sviluppo delle soft skills e sulla capacità di presentarle durante i test attitudinali e i colloqui di lavoro per massimizzare le opportunità di successo.

Ecco dunque cosa bisogna sapere per poterli affrontare senza ansia e nella maniera più efficace, per avere un’arma in più e trovare il lavoro che desideri.




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Cosa comprendono i test psicoattitudinali?

I test attitudinali, o psico-attitudinali, sono prove che hanno l’obiettivo di misurare la personalità e l’atteggiamento delle persone, cercando di prevedere i loro comportamenti nelle situazioni di interesse. Come tali vengono usati in diverse occasioni, come:


  • in sede di orientamento agli studi, per capire quale percorso è più adatto alle caratteristiche di un ragazzo che deve scegliere una scuola o un corso universitario;
  • all’interno delle aziende, per selezionare le persone più adatte per un avanzamento di carriera interno;
  • nel processo di selezione del personale, per scegliere i candidati più adatti all’assunzione e valutarne in modo particolare le soft skills.


Bisogna sottolineare il fatto che esistono comunque diversi tipi di test che hanno finalità differenti. I test attitudinali e psicoattitudinali non sono infatti la stessa cosa, anche se spesso vengono usati come sinonimi. Queste prove possono essere divise fra:


  • test attitudinali: che puntano a valutare le capacità tecniche o matematiche;
  • test psico-attitudinali: che mirano a valutare le caratteristiche psicologiche e di comportamento delle persone, in particolar modo aspetti come empatia, capacità di lavorare in squadra, capacità di leadership e così via;
  • test di gruppo: sono prove che vengono svolte mettendo a confronto più candidati contemporaneamente, come nel caso dell’assessment, per far emergere le capacità di relazione con gli altri;
  • test motivazionali: puntano e indagare la convinzione e le ragioni che spingono le persone.


Test attitudinali e psicoattitudinali possono essere svolti online o in presenza, in sede di colloquio di lavoro. Generalmente prevedono una serie di domande, per lo più a risposta multipla, che devono essere affrontate in un tempo preciso.

Sono per questo spesso fonte di ansia nei candidati, che possono trovarsi impreparati di fronte a un test che non si aspettavano entrando così in difficoltà, spingendoli a rispondere con superficialità e senza la dovuta attenzione.

Per questo è molto importante prepararsi per queste prove, se non si vuol vedere sfumare la possibilità del lavoro ideale.


Cosa chiedono ai test attitudinali?

Esistono diversi tipi di test attitudinali:


  1. a base numerica;
  2. ci sono prove spaziali;
  3. verbali/non verbali;
  4. prove che puntano a valutare la capacità di memoria;
  5. test che indagano il ragionamento logico delle persone;
  6. prove specifiche, che simulano una situazione o un problema che si affronta spesso all’interno di un’azienda.


Tra le tipologie di test più diffusi, si possono elencare varie tipologie.


  1. Il test di Myers Briggs, detto anche MBTI, punta a classificare le persone a seconda di come si comporta nei confronti del resto del mondo, schematizzando le tipologie di individui grazie ad alcune contrapposizioni, le cosiddette dicotomie: 


estroverso / introverso;

sensitività / intuizione;

ragionamento / sentimento;

giudizio / percezione.


   2. Il test 16-PF (Personality Factors), che in modo simile organizza il comportamento e la psicologia delle persone secondo 16 dimensioni, organizzate per contrapposizione: vivace/serio, astratto/concreto, aperto al cambiamento/tradizionale e così via.


  3. Test GAT-2, che prevede test utili a far emergere la capacità di ragionare in maniera logica e che probabilmente sapranno adattarsi a nuove esigenze di lavoro.


  4. Test Big Five (OCEAN), basato sulle teorie di Robert R. McCrae e Paul T. Costa, è uno dei testati e utilizzati, sia a livello teorico sia empirico. Il nome deriva dal fatto che punta a misurare cinque aspetti della personalità, cioè apertura mentale (Openness to experience), coscienziosità (Conscientiousness), estroversione (extraversion), amicalità (agreeableness) e stabilità emotiva (Neuroticism).


  5. Test situazionali, detti anche test di giudizio situazionale perché derivano dall’inglese Situational Judgement Test (in sigla Test SJT): sono prove che prevedono domande che puntano a valutare come un candidato affronta i problemi, e quindi se possiede le capacità adatte per essere scelto per una determinata posizione all'interno di un'azienda.




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Come rispondere ad un test psicoattitudinale?

La prima cosa da fare per affrontare i test attitudinali nel mondo del lavoro è sapere che esistono e possono essere utilizzati. Nulla infatti rischia di compromettere un colloquio di lavoro quanto un silenzio imbarazzato o un’eccessiva agitazione alle domande del recruiter o alla comparsa di un test a crocette in forma scritta.


Di fronte a questi test bisogna invece:


  • mantenere la calma, per evitare risposte affrettate che potrebbero non corrispondere alle vostre capacità o caratteristiche personali, mettendo fuori strada i responsabili della selezione del personale;
  • provare a rinfrescare alcune conoscenze di base, come quelle logiche o matematiche imparate a scuola, che possono tornare utili nel caso in cui i test proposti prevedano proprio questo tipo di processi;
  • informarsi: chiedere all’azienda che tipo di selezione adottano non è vietato, dimostra anzi interesse per quello che si sta facendo e ci predispone al meglio nei confronti delle prove che dovremo affrontare;
  • non perdere tempo: molte delle prove o dei test, soprattutto svolti online, sono spesso in grado di misurare il tempo impiegato per rispondere a una domanda;
  • cercare di rispondere a tutte le domande proposte;
  • identificare eventuali risposte trabocchetto, inserite nei test proprio per sviare l’attenzione dalle risposte corrette;
  • barare: dare risposte solo perché si pensa che possano essere quelle più gradite rischia di compromettere la conoscenza del tuo profilo mettendo in ombra caratteristiche che invece possono essere ricercate e preziose;
  • provare i test attitudinali lavoro disponibili online o gli esempi di test psicoattitudinali lavoro che si trovano su Internet, per avvicinarsi alle metodologie e alle tecniche.



Test attitudinali lavoro esempi

Tra le domande più frequenti che possono essere fatte durante un test attitudinale da parte di un'azienda si possono per esempio indicare:


  • Quali soft skills ritieni siano cruciali per questo ruolo?
  • Descrivi un momento in cui hai dovuto gestire un conflitto sul posto di lavoro e come hai risolto la situazione.
  • Come ti approcci a una situazione di lavoro che richiede collaborazione e teamwork?
  • In quali occasioni hai dimostrato la capacità di gestire un team cercando di risolvere un problema o raggiungere un obiettivo?


Tra i test che possono essere presentati ai candidati, per esempio di un concorso pubblico, ci sono quelli che puntano a valutare alcune competenze di base come il calcolo o la logica, capacità cioè che sono utili per diverse professioni. Per esempio possono essere presti:


  • test di calcolo: semplici quesiti che richiedono capacità matematiche di base, come somme, sottrazioni o divisioni;
  • test di calcolo e logica: si tratta di domande che mettono assieme capacità matematiche di base e diverse possibilità logiche per affrontare un problema, come per esempio scegliere un percorso per raggiungere un traguardo con meno ostacoli possibili;
  • combinazioni logiche: si chiede al candidato di raggruppare numeri, oggetti o anche colori seguendo una logica precisa;
  • test grammaticali: anche la conoscenza della lingua è un aspetto fondamentale sul lavoro, quindi tra le domande previste da questi test possiamo trovare anche quesiti appositi;
  • comprensione del testo: per la stessa ragione può essere richiesto di riassumere o rispondere a brevi domande dopo aver letto un testo, per verificare che il candidato sappia capire il significato di quanto ha letto.




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