Nel processo di selezione del personale, colloquio di lavoro e curriculum vitae non sono gli unici strumenti usati dalle aziende per conoscere a fondo capacità e competenze dei candidati. Sempre più spesso, e in maniera diffusa sia tra le piccole che tra le grandi imprese, vengono utilizzati i test attitudinali o i test psico-attitudinali.
Si tratta di prove, verbali o scritte, che puntano a valutare aspetti della personalità e soft skill dei candidati che rischiano di non emergere né dalla lettura del Cv né dal confronto in sede di colloquio, e che si cerca così di indagare usando queste prove. Questi test infatti servono a esaminare aspetti che non sono richiesti in modo specifico per una posizione, ma sono comunque utili per confrontare l'atteggiamento e la predisposizione delle persone a rivestire quel ruolo.
I risultati infatti vengono confrontati con quelli ottenuti all’interno di un campione più ampio, permettendo così di posizionare la persona all’interno di una “griglia” stabilita. Prepararsi adeguatamente su questi aspetti può fare la differenza nel mondo del lavoro. Bisogna dunque concentrarsi sullo sviluppo delle soft skills e sulla capacità di presentarle durante i test attitudinali e i colloqui di lavoro per massimizzare le opportunità di successo.
Ecco dunque cosa bisogna sapere per poterli affrontare senza ansia e nella maniera più efficace, per avere un’arma in più e trovare il lavoro che desideri.
I test attitudinali, o psico-attitudinali, sono prove che hanno l’obiettivo di misurare la personalità e l’atteggiamento delle persone, cercando di prevedere i loro comportamenti nelle situazioni di interesse. Come tali vengono usati in diverse occasioni, come:
Bisogna sottolineare il fatto che esistono comunque diversi tipi di test che hanno finalità differenti. I test attitudinali e psicoattitudinali non sono infatti la stessa cosa, anche se spesso vengono usati come sinonimi. Queste prove possono essere divise fra:
Test attitudinali e psicoattitudinali possono essere svolti online o in presenza, in sede di colloquio di lavoro. Generalmente prevedono una serie di domande, per lo più a risposta multipla, che devono essere affrontate in un tempo preciso.
Sono per questo spesso fonte di ansia nei candidati, che possono trovarsi impreparati di fronte a un test che non si aspettavano entrando così in difficoltà, spingendoli a rispondere con superficialità e senza la dovuta attenzione.
Per questo è molto importante prepararsi per queste prove, se non si vuol vedere sfumare la possibilità del lavoro ideale.
Esistono diversi tipi di test attitudinali:
Tra le tipologie di test più diffusi, si possono elencare varie tipologie.
estroverso / introverso;
sensitività / intuizione;
ragionamento / sentimento;
giudizio / percezione.
2. Il test 16-PF (Personality Factors), che in modo simile organizza il comportamento e la psicologia delle persone secondo 16 dimensioni, organizzate per contrapposizione: vivace/serio, astratto/concreto, aperto al cambiamento/tradizionale e così via.
3. Test GAT-2, che prevede test utili a far emergere la capacità di ragionare in maniera logica e che probabilmente sapranno adattarsi a nuove esigenze di lavoro.
4. Test Big Five (OCEAN), basato sulle teorie di Robert R. McCrae e Paul T. Costa, è uno dei testati e utilizzati, sia a livello teorico sia empirico. Il nome deriva dal fatto che punta a misurare cinque aspetti della personalità, cioè apertura mentale (Openness to experience), coscienziosità (Conscientiousness), estroversione (extraversion), amicalità (agreeableness) e stabilità emotiva (Neuroticism).
5. Test situazionali, detti anche test di giudizio situazionale perché derivano dall’inglese Situational Judgement Test (in sigla Test SJT): sono prove che prevedono domande che puntano a valutare come un candidato affronta i problemi, e quindi se possiede le capacità adatte per essere scelto per una determinata posizione all'interno di un'azienda.
La prima cosa da fare per affrontare i test attitudinali nel mondo del lavoro è sapere che esistono e possono essere utilizzati. Nulla infatti rischia di compromettere un colloquio di lavoro quanto un silenzio imbarazzato o un’eccessiva agitazione alle domande del recruiter o alla comparsa di un test a crocette in forma scritta.
Di fronte a questi test bisogna invece:
Tra le domande più frequenti che possono essere fatte durante un test attitudinale da parte di un'azienda si possono per esempio indicare:
Tra i test che possono essere presentati ai candidati, per esempio di un concorso pubblico, ci sono quelli che puntano a valutare alcune competenze di base come il calcolo o la logica, capacità cioè che sono utili per diverse professioni. Per esempio possono essere presti: