Lo stage è un periodo di formazione effettuato sul posto di lavoro da studenti o persone in cerca di un lavoro. Ecco come funziona e come cambia nel 2022
Lo stage, o tirocinio, è un periodo di formazione professionale svolto da uno studente o da un lavoratore all’interno di enti pubblici o aziende private, utile ad acquisire competenze da spendere nel mondo del lavoro.
Il tirocinante, o stagista, non ha quindi un rapporto di lavoro vero e proprio, ma lavora per un breve periodo nell’ente che lo ospita sulla base di un Piano formativo individuale (Pfi) e sotto la supervisione di un tutor.
Lo stage è dunque diverso dall’apprendistato, perché questo rappresenta un contratto che ha il fine di formare i futuri assunti da un’azienda. Ma è differente anche dal praticantato, che è il periodo di formazione “on the job” obbligatorio previsto per accedere ad alcune professioni (come per esempio l’avvocato).
Stage è il termine francese che corrisponde all’italiano tirocinio, che è un periodo di formazione svolto da studenti o non studenti all’interno di enti pubblici o aziende private per avvicinarsi all’ambiente di lavoro.
Spesso viene pronunciato all’inglese, ma si tratta di un errore: il termine inglese stage infatti significa “palcoscenico”, mentre il termine corretto sarebbe internship o traineeship.
Esistono due tipi di stage:
La disciplina dei tirocini extra-curricolari spetta alle Regioni, sulla base delle linee guida definite da un accordo Stato-Regioni del 2017, e prevede un rimborso spese minimo stabilito in misura diversa da ogni Regione.
I tirocini possono essere svolti anche all’interno di pubbliche amministrazioni.
Il tirocinio ha l’obiettivo di avvicinare studenti o persone in cerca di un lavoro all’ambiente aziendale, per consentirgli di acquisire competenze generali che potranno poi rendere più facile la ricerca di un lavoro vero e proprio.
Ha quindi come obiettivi, e anche vantaggi, quelli di:
Visto che lo stage non è un rapporto di lavoro ma ha l’obiettivo di far acquisire competenze allo studente/lavoratore, un’azienda che ospita un tirocinante non può:
Ci sono poi dei limiti massimi anche sul numero dei tirocinanti che un’azienda può ospitare nello stesso momento, che cambiano a seconda del numero complessivo di dipendenti dell’azienda stessa.
Lo stagista non ha uno stipendio come un lavoratore normale, ma ha diritto a un rimborso spese. Molte Regioni però hanno definito una quota minima per gli stagisti, per evitare abusi.
La cifra può variare molto, andando dai 300 euro mensili fino ai 500 euro mensili, o anche oltre a determinate condizioni.
La cifra stabilita viene erogata per intero nel caso si superi una quota percentuale minima di ore previste dal piano formativo (che può essere il 70% o l’80%) e in alcuni casi anche sulla base delle ore di lavoro mensili richieste.
Lo stage ha una durata massima a seconda della tipologia:
La legge di bilancio ha introdotto novità anche nella disciplina dei tirocini, prevedendo entro sei mesi l’emanazione di nuove linee-guida Stato-Regioni per limitare gli abusi nei tirocini extra-curricolari.
In particolare, si prevede di: