L’ingresso dei nuovi assunti all’interno di un’azienda è una fase importante che segue il processo di selezione e ricerca di personale. Spesso chiamato anche onboarding aziendale, questo processo guida l’inserimento del nuovo dipendente all’interno dell’azienda, consentendogli di diventare parte integrante della società, sia a livello organizzativo che di conoscenza della cultura aziendale e dei nuovi colleghi.
Un processo di onboarding efficace consentirà quindi di dare tutti gli strumenti necessari al nuovo assunto per svolgere fin dai primi giorni di lavoro il proprio compito. Per questo il programma di onboarding deve essere curato in ogni dettaglio. Vediamo dunque come funziona e quali sono gli errori da evitare.
Il termine inglese onboarding indica la fase successiva all’assunzione e di recruiting, cioè l’inserimento del nuovo dipendente all’interno di un’azienda. Per capire cos’è l’onboarding bisogna tenere presente che si tratta di un processo che ha aspetti:
Il processo di onboarding deve dunque dare al nuovo dipendente fin dalle prime settimane di lavoro tutti gli strumenti per essere completamente operativo all’interno della nuova organizzazione, sia dal punto di vista tecnico che di processi aziendali.
Si tratta dunque di una fase differente rispetto alla formazione vera e propria, che accompagna o dovrebbe accompagnare il lavoratore lungo tutta la sua carriera professionale. L’onboarding si svolge infatti nei primi mesi che seguono l’ingresso in azienda del lavoratore e hanno l’obiettivo di farlo sentire pienamente integrato.
La procedura di onboarding ha dunque un compito fondamentale anche nell’aumentare:
Per pianificare un processo di onboarding efficace bisogna chiarire fin da subito gli obiettivi e i messaggi che l’azienda vuole passare al suo nuovo dipendente, chiarendo inoltre come questo processo coinvolgerà il resto dell’organizzazione.
Ecco dunque che per organizzare un processo di onboarding di successo l’azienda deve definire aspetti come:
Chiariti questi aspetti fondamentali si possono affrontare le diverse fasi del processo dell’inserimento, che però possono variare molto a seconda delle caratteristiche aziendali.
Una piccola impresa potrebbe prevedere per esempio un percorso di onboarding aziendale più snello, perché sono meno sia i colleghi cui presentare il nuovo dipendente che i reparti aziendali.
Ma potrebbe essere vero anche il contrario, perché magari in una piccola realtà sono maggiori le responsabilità e più vari i compiti che verranno affidati alla nuova risorsa.
Viceversa, per una grande multinazionale con centinaia di dipendenti impiegati nello stesso reparto e strutture organizzative più complesse, può essere necessario più tempo per inserire in maniera efficace i nuovi collaboratori.
Sia per l’azienda che per il lavoratore un corretto processo di onboarding aziendale comporta molti vantaggi.
Vantaggi per l’azienda:
Vantaggi per il
lavoratore:
Ci sono diverse fasi nel processo di onboarding aziendale. Tra queste si possono segnalare: