News sul mondo del lavoro

giu 16, 2023

L'intelligenza artificiale per creare nuovi posti di lavoro, la settimana lavorativa di quattro giorni, i tempi di assunzione si allungano e altre notizie da condividere questa settimana

Forse avete già programmato le vostre vacanze ma, prima di tuffarvi in un mare cristallino, immergiamoci nelle ultime notizie dal mondo del lavoro!


Se il Portogallo è una delle vostre mete per quest'estate, è bene sapere che il Paese sta avviando una sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni. Circa 40 aziende parteciperanno alla sperimentazione di sei mesi finanziata dal governo. Ma non preoccupatevi: molto probabilmente non influenzerà i vostri piani come turisti!


Tra le organizzazioni partecipanti ci sono asili nido, case di cura, rivenditori e organizzazioni no-profit. Secondo l'OCSE, il 72% dei lavoratori portoghesi lavora più di 40 ore alla settimana. Il Portogallo è noto per i suoi standard molto elevati di servizi ai turisti e apprezziamo anche il loro desiderio di fare qualcosa per i lavoratori portoghesi. Non ci resta che aspettare i risultati dell'esperimento, anche se, dopo aver visto quelli sorprendentemente positivi della sperimentazione nel Regno Unito e in Irlanda, non c'è nulla di terribile all’orizzonte.


A proposito del Regno Unito: secondo un nuovo rapporto del governo inglese, il divario pensionistico di genere nel paese va dal 35% al 60%. In media,per ogni 100 sterline risparmiate in un piano pensionistico da un uomo, una donna in genere ne risparmia solo 65. Un aspetto da considerare e cercare di risolvere sul tema gender gap.


L'intelligenza artificiale sempre in prima linea tra le notizie del momento. Un'indagine del World Economic Forum ha rilevato che il 50% delle organizzazioni auspica che l'IA creerà nuovi posti di lavoro, contro il 25% che si aspetta invece una perdita. Gli esperti sostengono che, sebbene l'IA possa sostituire un quarto delle attività negli Stati Uniti e in Europa, ha anche il potenziale per creare nuove opportunità e aumentare la produttività. Con l'aiuto dell'IA e di altre tecnologie emergenti, il 42% delle attività potrebbe essere automatizzato entro il 2027, sempre secondo un'indagine del World Economic Forum. Le discussioni sugli aspetti positivi e negativi dell'IA quindi non si fermano, e noi siamo qui per tenervi aggiornati.


 Secondo una nuova ricerca della società di consulenza The Josh Bersin Company, i tempi di assunzione si sono allungati per quasi tutti i ruoli, in particolare, nel primo trimestre del 2023 sono aumentati di un giorno intero, arrivando a 44 giorni. La ricerca indica un "divario crescente tra i ruoli facili da riempire e quelli più ostici", con alcuni posti di lavoro occupati in soli 14 giorni e altri vacanti per 2-3 mesi o anche più. I settori con i tempi medi di assunzione più elevati sono quello dell'energia e della difesa e i servizi professionali,in quanto richiedono un alto grado di specializzazione e devono fare i conti con una carenza di talenti disponibili sul mercato. Le aziende del settore energia e difesa hanno impiegato oltre 67 giorni per sostituire uno specialista nel 2022, e si prevede che questo numero aumenti quest'anno. Anche le aziende di servizi professionali sono ben al di sopra del tempo medio di assunzione. Sperate che l'IA possa venire in soccorso nel prossimo futuro?


Chiudiamo con il trend delle dimissioni, che pare non attenuarsi neanche quest'anno: secondo una nuova indagine di FlexJobs, alla quale hanno partecipato 2.600 lavoratori, è lo scarso equilibrio tra lavoro e vita privata rappresenta il motivo principale di questa scelta. Il 42% degli intervistati ha dichiarato di "desiderare di lasciare il proprio lavoro". Il 20% di questi ha dichiarato di essersi dimesso di recente. Il motivo più comunemente citato per le dimissioni è stato lo scarso equilibrio tra lavoro e vita privata (29%), seguito da una retribuzione bassa o ingiusta (28%), da una cultura tossica (27%) e dal sentirsi non rispettati o sottovalutati (26%).


Lo stesso sondaggio era stato condotto nel 2022 e la cultura tossica è stata la principale causa di dimissioni. Il 58% degli intervistati ha dichiarato di "cercare attivamente un altro lavoro". Alla domanda "cosa ti spingerebbe a prendere in considerazione un cambiamento di carriera", la possibilità di lavorare da remoto (50%) è in testa, seguita da una retribuzione più alta (48%), da un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata (46%), da un maggiore significato o realizzazione professionale (40%), dall'ampliamento delle proprie competenze (30%) e dalla mancanza di opportunità di avanzamento professionale nell’attuale azienda (28%). 


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Volete saperne di più sulle tendenze nel mondo del lavoro che possono avere un impatto sulla vostra azienda? Seguite i nostri aggiornamenti settimanali. Alla prossima settimana!

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