Iscro: cos’è e come ottenerla

Kelly Services • lug 20, 2023

L’Iscro è la “cassa integrazione” dei lavoratori autonomi e viene versata per sei mesi. Per l’anno 2023 può essere richiesta fino al 31 ottobre



L’Iscro è un’indennità introdotta dalla
legge di bilancio del 2021 per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata che devono affrontare momenti di difficoltà o di calo di fatturato. Si tratta quindi di un “ammortizzatore sociale”, una somma di denaro che viene versata mensilmente al lavoratore per sei mesi sulla base degli incassi degli anni precedenti.

L’Iscro è stata istituita in via sperimentale per gli anni 2021-2023 e per l’anno 2023 può essere richiesta dall’8 maggio al 31 ottobre sul sito o ai centralini dell’Inps.

Vediamo dunque come funziona e quali sono i requisiti per ottenere l’Iscro.



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Cosa si intende per Iscro?

La sigla Iscro sta per Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa ed è un’indennità economica versata dall’Inps per sei mesi ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata che affrontano momenti di difficoltà o calo degli affari.

Si tratta dunque di una sorta di cassa integrazione, per il momento attivo solo dal 2021 al 2023, che consente al lavoratore di ammortizzare e affrontare eventuali cali dell’attività grazie a un sostegno temporaneo.

L’indennità viene erogata per sei mesi ed è pari al 25% degli incassi semestrali dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate. È comunque previsto per il 2023 un minimo di 275,38 euro e un massimo di 881,23 euro.

Questa indennità, chiarisce l’Inps, “non comporta accredito di contribuzione figurativa e non concorre alla formazione del reddito”.


Chi ha diritto all’Iscro?

L’Iscro può essere richiesta una sola volta nell’arco dei tre anni della sperimentazione (2021, 2022 e 2023) ed è destinata ai lavoratori iscritti alla Gestione separata dell’Inps che esercitano un’attività abituale di lavoro autonomo.


Per poter richiedere l’Iscro, spiega l’Inps, il lavoratore deve:


  • non essere titolari di un trattamento pensionistico e non essere iscritti a un’altra forma di previdenza obbligatoria alla data della richiesta;
  • non percepire il Reddito di Cittadinanza: tale requisito dev’essere mantenuto per tutta la durata della ricezione dell’Iscro;
  • aver ottenuto nell’anno precedente alla domanda incassi inferiori del 50% rispetto ai tre anni precedenti. Quindi, per una domanda fatta nel 2023, aver ottenuto nel 2022 incassi inferiori del 50% rispetto alla media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nel 2019, 2020 e 2021;
  • aver dichiarato nell’anno precedente alla domanda un reddito da lavoro autonomo massimo, che per il 2023 è stato fissato a 8.972,04 euro, come ha chiarito l’Inps in una circolare di febbraio 2023. In questo limite rientra solo l’attività da lavoro autonomo perché altre forme di reddito, per esempio da lavoro dipendente, parasubordinato o risultante dalla partecipazione a un’impresa, non concorrono alla formazione del reddito;
  • essere in regola col versamento dei contributi;
  • avere una partita Iva aperta da almeno quattro anni per l’attività che ha comportato l’apertura della stessa.


Durante la ricezione dell’Iscro, il lavoratore ha l’obbligo di seguire i corsi di aggiornamento professionali obbligatori indicati dal
decreto del 24 marzo 2022.

Si decade dal diritto a ricevere l’Iscro nel caso in cui:


  • cessi la partita Iva legata all’indennità;
  • si diventi titolari di un trattamento pensionistico;
  • ci si iscriva ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • si diventi titolari del Reddito di cittadinanza.


L’indennità è riconosciuta dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, con un tempo previsto di lavorazione della pratica da parte dell’Inps fissato in 30 giorni.



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Come si calcola l’Iscro?

L’Iscro è pari al 25% del reddito semestrale dichiarato dal lavoratore nell’anno precedente alla presentazione della domanda. Se il lavoratore per esempio ha dichiarato 5.000 euro:


  • si dividerà 5.000 per 2, quindi 2.500;
  • si calcolerà il 25% di 2.500, quindi 625 euro.


L’importo mensile dell’Iscro che verrà versato al lavoratore per sei mesi sarà dunque in questo caso di 625 euro, anche perchè questo valore rientra nel range previsto dall’Inps per l’anno 2023, che va da
un minimo di 275,38 euro a un massimo di 881,23 euro.



Come si richiede l’Iscro?

Per l’anno 2023 l’Iscro si può richiedere dall’8 maggio al 31 ottobre 2023. La domanda va presentata all’Inps tramite il servizio online. In alternativa può essere richiesta anche utilizzando il Contact center dell’istituto, telefonando al numero verde gratuito 803.164 da rete fissa o allo 06 164164 da cellulare (con pagamento a seconda della tariffa applicata dal proprio gestore).



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