È bene premetterlo: tutti fanno errori. Per non commetterli, bisognerebbe non fare assolutamente nulla. Il risvolto negativo della medaglia è che, così facendo, si rischia di non imparare e, di conseguenza, non progredire.
Negli ultimi anni, è cresciuto un fenomeno noto come “F*ck-up Nights”, in cui professionisti affermati nei loro settori hanno condiviso la personale esperienza sugli errori commessi durante il loro percorso verso il successo. La logica è semplice: imparare dagli errori altrui permette di non ripeterli.
Commettere errori, però, può aprire un capitolo completamente nuovo nella propria carriera, soprattutto se le persone intorno a voi (compreso il vostro capo) sono in grado di guardarli attraverso una lente di apprendimento e di positività. Gli errori possono aprire la porta all'innovazione, all'intuizione e a risultati rivoluzionari. A volte si vince, a volte si impara.
Non si può migliorare solo con i feedback positivi. Molte aziende premiano i feedback costruttivi (o "negativi", purché utili) per incoraggiare i dipendenti a condividere le cose che potrebbero essere migliorate, per quanto grandi o piccole.
Questo tipo di feedback fornisce una direzione per il cambiamento, ispira il pensiero creativo e può persino dare origine a nuove direzioni per un'azienda. Anche le organizzazioni di maggior successo hanno fatto, almeno una volta, scelte strategiche sbagliate. Ma hanno avuto successo perché hanno fatto di queste opportunità di apprendimento e, quindi, di crescita.
Naturalmente le giovani aziende, le piccole imprese e le start-up hanno maggiore libertà di sperimentare approcci diversi e, di conseguenza, di commettere errori e incorrere in fallimenti più rapidamente e di imparare da essi.
Noi di Kelly, ad esempio, abbiamo recentemente ospitato un grande evento sulla carriera, il primo del suo genere per il settore. Avevamo grandi progetti, grandi ambizioni. No, non abbiamo fallito (anzi!), ma molte cose non sono andate come previsto e abbiamo dovuto imparare al volo dalle situazioni.
Ora siamo fiduciosi che l'evento del prossimo anno ci porterà risultati ancora migliori, seguendo sempre la stessa filosofia: provare, imparare e avanzare.
Quante grandi invenzioni non sono state realizzate a causa della paura di sbagliare.
Quando si commette un errore e si cerca di nasconderlo, spesso si arriva a conseguenze peggiori. Ciò incide sia sulle motivazioni sia sulla serenità con cui si affronta un progetto. Se il vostro capo, ad esempio, vi dice che nessun errore resterà impunito, il lavoro diventa improvvisamente più stressante che mai.
In realtà, sbagliare potrebbe essere l’occasioni per confrontarsi con tutto il proprio team su come imparare da quegli errori e fare meglio in futuro. In questo senso, la paura è solo una trappola che rischia di frenare un fisiologico processo di crescita, che comprende anche passaggi a vuoto e piccoli passi falsi.
Gli errori insegnano lezioni preziose, soprattutto nel mondo degli affari, e bisogna accettarli come opportunità di apprendimento per crescere e vedere il successo futuro.
Tutti i grandi leader, moderni e storici, parlano dei loro errori in libri, articoli e interviste. Anche i grandi sportivi: ogni errore commesso insegna loro come migliorare dell'1%. L'insieme dei loro errori è ciò che li rende i migliori in quello che fanno.
E proprio come nello sport, anche nel lavoro non si può diventare una versione migliore di se stessi: le cadute, i fallimenti e gli errori insegnano a migliorare ogni volta un po'.