Qual è lo stipendio medio delle diverse professioni?

ott 28, 2023

Dagli ingegneri ai muratori, dai dottori ai magazzinieri. Ecco una mappa ragionata degli stipendi medi di ciascuna professione e lo stipendio medio degli italiani che lavorano



Dopo la pandemia, gli stipendi degli italiani sono lievemente risaliti, ma restano ancora a
distanza rispetto agli altri Paesi europei. E, secondo l’Ocse, sono anche tra i pochi che non sono cresciuti negli ultimi trent’anni, a causa della stagnazione del Pil e della produttività. Un quadro ulteriormente complicato dall'aumento dell'inflazione, che ha diminuito il potere d'acquisto degli italiani. Proprio su questo sono però intervenuti sia il governo Draghi nel 2022, che il governo Meloni nella Finanziaria preparata per il 2023, inserendo un taglio del cuneo fiscale che dovrebbe aumentare, seppur di poco, lo stipendio a parte degli italiani.

La manovra finanziaria per l’anno 2024, sempre del governo Meloni, ha confermato questa impostazione, mantenendo un taglio di 6-7 punti percentuali dei contributi a carico del lavoratore per cercare di rendere più pesante il netto nella busta paga del lavoratore.

Il nostro Paese però continua a non brillare nella classifica delle retribuzioni, sia nella media europea che in quella internazionale, anche a causa di storture della struttura economica nazionale e di condizioni particolari del mercato del lavoro italiano, oltre che per un costo del lavoro piuttosto alto e un gender gap, cioè una differenza di salario tra uomini e donne, ancora elevato.

Ma quanto guadagnano le diverse professioni in Italia? E qual è un buon stipendio in Italia per i lavoratori dipendenti e per i lavoratori autonomi? Quanto deve arrivare a guadagnare un lavoratore medio? Proviamo a fare un viaggio nelle retribuzioni delle diverse professioni nel nostro Paese.




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Qual è lo stipendio medio Italia nel 2023?

Secondo l'edizione 2023 dell'Osservatorio Job Pricing, nel 2022 la Retribuzione annua lorda (RAL) media in Italia è stata di 30.284 euro lordi annui. La media per i dirigenti è di 103.418 euro, la media dei quadri di 55.632 euro, mentre gli impiegati si attestano a 32.174 euro e gli operai a 25.522 euro.

Prendendo in esame invece la Retribuzione globale annua (RGA), che considera anche le parti variabili dello stipendio, queste cifre cambiano in modo significativo solo per quadri e dirigenti, perché in genere impiegati e operai hanno voci minori che variano a seconda dei risultati.

Se si passa invece allo stipendio mensile, questo varia a seconda del numero delle mensilità previste dal proprio contratto di riferimento, se cioè è prevista una tredicesima o una quattordicesima, e anche dell'imposizione fiscale.



Ecco la RAL mensile lorda e netta identificate dall’Osservatorio Job Pricing:



13 mensilità 13 mensilità 14 mensilità 14 mensilità
RAL media 2022 Lordo mensile Netto mensile Lordo mensile Netto mensile
Dirigenti 103.418 € 7.955 € 4.473 € 7.387 € 4.153 €
Quadri 55.632 € 4.279 € 2.668 € 3.974 € 2.478 €
Impiegati 32.174 € 2.475 € 1.818 € 2.298 € 1.688 €
Operai 25.522 € 1.963 € 1.524 € 1.823 € 1.415 €


Proprio per aumentare il netto in busta paga dei lavoratori, gli ultimi governi hanno messo in campo diversi interventi per il taglio del cuneo fiscale. Di recente è stato annunciato in particolare che lo “sconto” contributivo già varato nel 2023 verrà confermato con la legge Finanziaria per l’anno 2024.

Al taglio del cuneo fiscale e dei contributi sono dedicati circa 10 miliardi di euro, che servono per rinnovare anche nel 2024 le misure già varate nell’anno 2023. Questo significa, nel dettaglio, che:


  • per i redditi fino a 25mila euro, il taglio dei contributi dovuti dal lavoratore è del 7%, così come già successo dal 1° luglio al 31 dicembre 2023;
  • per i redditi fino a 35mila euro lo “sconto” è invece del 6%, anche in questo caso come già successo per i redditi maturati tra il 1° luglio al 31 dicembre 2023.


Questo significa nel primo caso un aumento in busta paga di 90-100 euro al mese mentre per i redditi più alti può andare da 60 a 70 euro. Secondo lo stesso ministero dell’Economia e delle Finanze del resto, già dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 il taglio poteva valere fino a 100 euro mensili in più in busta paga.


Si tratta solo dell’ultimo intervento per tagliare il cosiddetto cuneo fiscale. Di recente il governo Draghi aveva deciso il taglio del 2% per i redditi inferiori ai 35mila euro, poi aumentati dal governo Meloni con un ulteriore 1%, dunque fino al 3%, per i redditi fino a 25mila euro. Interventi che si sommano alle modifiche delle aliquote dell’Irpef, già cambiate da Draghi e oggi anche da Meloni, ma anche al cosiddetto “bonus Renzi”, poi modificato e reso strutturale dal governo Conte.


Sono tutti tentativi di aumentare lo stipendio netto che arriva concretamente in tasca ai lavoratori con redditi più bassi. Anche perché secondo varie analisi le retribuzioni medie sono rimaste più o meno stabili dopo la pandemia, ma sono state messe a dura prova poi nel corso del 2022 e in parte anche nel 2023 dall'inflazione galoppante, che erode il potere d'acquisto degli italiani.


Secondo un'analisi della società di consulenza WTW, infatti, l'aumento medio della retribuzione fissa registrato nel 2022 in Italia dalle aziende è pari al 3%, come risultato sia dell'inserimento di misure una tantum, come bonus e premi vari, che di misure strutturali sugli stipendi. Ma l'inflazione stimata a fine anno al 7% (secondo i calcoli del governo) porta il salario reale dei lavoratori dipendenti italiani quindi a diminuire del 4%.


Entrando più nello specifico degli stipendi medi in Italia, secondo l'ultimo Osservatorio Jobpricing 2023 le retribuzioni medie annue lorde (RAL) in Italia sono cresciute nel 2022, dopo anni di stagnazione. La Retribuzione annua lorda media è cresciuta del 3,4% e del 5,5% nel periodo 2015-20122. A registrare l’aumento più elevato sono stati gli impiegati, che hanno visto aumentare la RAL del 4,3%, seguiti dagli operai (+3%), che sono stati favoriti dal rinnovo della maggior parte dei contratti. Meno importante la crescita per dirigenti (+1,7%) e quadri (+2%).


Il discorso diventa diverso, però, se si considera l’aumento reale degli stipendi, visto che nel 2022 l’aumento dell’inflazione è stata mediamente dell’8,2%, quindi superiore agli aumenti di tutte le categorie. Questo significa che i lavoratori italiani hanno in generale diminuito il loro potere d’acquisto.


Così come restano importanti le differenze con le retribuzioni degli altri paesi europei. In particolare, secondo calcoli della Fondazione Di Vittorio della Cgil, un lavoratore italiano in media guadagna 29.440 euro, più di uno spagnolo (27.404 euro), ma meno di un francese (40.170) e di un lavoratore tedesco (44.468). Con una distanza che si è addirittura allargata rispetto al periodo pre-pandemia.



Secondo un recente Rapporto annuale dell’Inps, invece, il 23% dei lavoratori guadagna meno di 780 euro al mese, con l’aumento della polarizzazione tra bassi e alti salari, visto che solo l’1% di chi viene pagato meglio ha avuto un aumento. Dati che spiegano perché sia ripartito il dibattito per l’istituzione di un salario minimo, già presente in altri Paesi europei.




Quanto guadagna un lavoratore medio?

Visti i dati medi nazionali, che fissano lo stipendio di un lavoratore medio a poco più di 30.000 euro lordi, proviamo a vedere quali sono gli stipendi assicurati dalle diverse professioni, sia nel caso di un datore di lavoro privato che nella pubblica amministrazione.

Prima di andare alla lista, bisogna però tenere conto che l'Italia non è tutta uguale e che esistono forti differenze tra una regione e l'altra per quanto riguarda il reddito medio. Secondo l'ultima rilevazione "Geography Index 2023", sempre dell'Osservatorio Jobpricing:

  • solo 8 regioni su 20 sono sopra la media nazionale: Lombardia, Lazio, Liguria, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Emilia-Romagna, Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia;
  • Lombardia e Lazio sono le regioni con gli stipendi più alti: la Lombardia ha una RGA di 33.452 euro, prima del Lazio, che è al secondo posto in classifica con 32.360 euro;
  • al terzo posto c’è la Liguria, con una RGA di 32.156 euro;
  • peggiora il Trentino-Alto Adige, che perde due posizioni con 31.706 euro;
  • sale di due posizioni il Piemonte e di una posizione Lazio e Liguria: il Piemonte passa dalla settima posizione alla quinta con una RGA di 31.448 euro. Più indietro nella classifica, salgono Sardegna dalla 17esima alla 15esima posizione con 27.294 euro, e la Sicilia, che sale di due posizioni alla 16esima posizione con 27.289 euro di RGA media nel 2022:
  • gli ultimi posti sono occupati da Puglia (27.261), Calabria (26.631) e Basilicata 26.055).


Viste le differenze regionali generali, ecco gli stipendi medi di un lavoratore dipendente secondo i principali dati disponibili online.


Bisogna però appunto ricordare che il dato indicato può essere notevolmente diverso a seconda di:


  • funzione effettivamente ricoperta in azienda;
  • settore in cui si opera;
  • luogo di lavoro;
  • dimensioni dell’impresa.


Come già detto, bisogna anche tenere conto del fatto che il potere d’acquisto di uno stipendio varia molto a seconda del costo della vita: con uno stesso stipendio, insomma, si può vivere in maniera differente a Milano o a Ragusa.


Stipendio medico ospedaliero

Lo stipendio medio di un medico varia molto a seconda che questo sia in servizio nel settore pubblico o privato, a seconda del grado di anzianità e se sia o meno specializzato. Per un medico ospedaliero della sanità pubblica si può calcolare una busta paga di 1.700/1.800 per gli specializzandi, che diventano tra i 2.000 e i 3.000 euro mensili per un medico ospedaliero avviato, cui vanno però aggiunti turni notturni, festivi e così via. Più alto lo stipendio mensile di un primario, che supera i 4.500 euro mensili.


Ingegnere gestionale stipendio

Nella ricca categoria degli ingegneri, una delle tipologie che vanno per la maggiore è quella dell’ingegnere gestionale, che può avere vari ruoli in azienda, come per esempio lavorare al Pmo, o fare anche consulenza. In genere lo stipendio annuale di un ingegnere gestionale può andare dai 27.000 euro di una figura alle prime esperienze fino ai 30.000 di quelle con qualche anno alle spalle.

Ma può raggiungere facilmente i 36/37.000 euro o anche più con esperienza e responsabilità e all’interno di aziende più strutturate.


Stipendio medio infermiere

Un infermiere impiegato nel settore pubblico in Italia ha uno stipendio annuo che secondo il Contratto collettivo della sanità 2016-2018 (si sta discutendo sul rinnovo) può andare dai 23.074 euro lordi annuali di un infermiere in fascia D fino ai 27.990 euro di un D6. Lo stipendio medio mensile è dunque di circa 1.900 euro lordi mensili.

Più variabile la situazione nel settore privato, con stipendi che partono dai 1.500 euro netti mensili che salgono con l’esperienza e le responsabilità fino a 2.500/3.000 euro.


Stipendio medio medico di base

Lo stipendio del medico di base si calcola sulla base del numero degli assistiti (la cosiddetta quota capitaria), dell’anzianità di servizio e dell’eventuale reperibilità notturna. Il tetto massimo di assistiti è di 1.500, che porta a stipendi annuali lordi tutto compreso che può superare i 100.000 euro lordi. Attenzione però: da queste cifre bisogna sottrarre oltre alle tasse i costi per lo studio medico, la paga del medico sostituto in caso di assenza e altre spese.

Al netto di tutte queste spese, secondo i rappresentanti di categoria per un medico al massimo degli assistiti lo stipendio netto mensile è di circa 3.500 euro.


Stipendio medio ingegnere

Secondo Almalaurea, un laureato in ingegneria a cinque anni dalla laurea prende in media 1.674 euro netti al mese. Lo stipendio però varia molto in base al settore specifico di attività e anche se si lavora come professionista o da dipendente in azienda. Lo stipendio annuo lordo può quindi variare a seconda dell’anzianità da 25.000 ai 39.000 euro, con punte più alte per i professionisti con più anni di lavoro alle spalle.


Ingegnere civile stipendio

Un ingegnere civile può aspettarsi una retribuzione annua lorda media di circa 37.000 euro, che parte però da uno stipendio minimo di 23.000 euro lordi in caso di primo impiego.


Ingegnere chimico stipendio

Lo stipendio annuo lordo per un ingegnere chimico è in media di circa 38.000 euro, che può salire oltre i 40.000 per i responsabili di ricerca e sviluppo e con crescenti responsabilità. Più basso ovviamente lo stipendio di ingresso nel mondo del lavoro, che si aggira attorno ai 16.000 euro lordi annui.


Ingegnere edile stipendio

La retribuzione annua lorda di un ingegnere edile è di circa 35.000 euro, partendo però dai 16-20.000 euro di un professionista alla prima esperienza.


Ingegnere ambientale stipendio

Un ingegnere ambientale ha uno stipendio medio annuale di circa 36.000 euro lordi. All’inizio della carriera, però, bisogna accontentarsi di stipendi mediamente più bassi delle altre tipologie di ingegneri.


Ingegnere navale stipendio

Lo stipendio annuale di un ingegnere navale può arrivare in media ai 43.000 euro lordi, che però variano molto a seconda del gruppo in cui si lavora. Sono previsti anche infatti compensi più bassi per figure con meno esperienza, attorno ai 31.000 euro lordi.


Quanto guadagna un ingegnere aerospaziale?

Lo stipendio medio di un ingegnere aerospaziale è in media più alto degli altri ingegneri. In media si può stimare un compenso annuo lordo di circa 43.000 euro, partendo però da stipendi di circa 25.000 euro all’ingresso nel mondo del lavoro.


Ingegnere meccanico stipendio

Altra tipologia molto richiesta è quella dell’ingegnere meccanico, che può aspirare a uno stipendio annuale che a seconda dell’azienda e del settore può andare dai 31.000 ai 37.000 euro, ovviamente più bassa all’ingresso in azienda e via via più alto con l’aumentare dell’esperienza.


Ingegnere biomedico stipendio

Lo stipendio di un ingegnere biomedico può andare dai 26.000 ai 28.000 euro, con vette più alte nelle grandi multinazionali o se la figura ha accumulato anni di esperienza.


Stipendio medio impiegato

Secondo l’Osservatorio JobPricing, gli impiegati, che rappresentano circa il 35% degli occupati in Italia, hanno in media una RAL (Retribuzione Annua Lorda) di 32.174 euro, quindi di circa mille euro superiore alla media italiana. Lo stipendio mensile lordo è dunque di 2.475 euro su 13 mensilità e di 2.298 su 14 mensilità.



Stipendio medio carabiniere

Lo stipendio di un carabiniere cambia a seconda del grado e dell’anzianità. Si va dai 18.739 euro lordi annuali di un carabiniere semplice ai 19.941 euro di un appuntato. Un brigadiere prende 21.633 euro, un maresciallo 22.211 euro, un tenente 26.351 euro e un tenente colonnello 27.059 euro.


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Stipendio medio OSS

Lo stipendio medio di un OSS (Operatore Socio-Sanitario) è generalmente più alto se lavora nel servizio pubblico e più basso nel settore privato. Negli ospedali, lo stipendio annuale lordo va da circa 18.000 euro a circa 22.000 per i livelli più alti, per stipendi che a seconda dell’anzianità possono dunque andare dai 900 ai 1.500 euro netti mensili.


Stipendio medio operaio

Come nel caso dell’impiegato, è difficile fare una media globale dello stipendio di un operaio. Ma secondo l’Osservatorio JobPricing la RAL media nel 2023 è di 25.522 euro, quindi con uno stipendio mensile netto di 1.524 euro per 13 mensilità e di 1.415 per 14 mensilità.


Quanto guadagna in media un metalmeccanico?

In base all’ultimo rinnovo contrattuale, un metalmeccanico dal 1° giugno 2022 può aspirare da uno stipendio minimo tabellare che va dai 1.509 euro mensili del livello D1 fino ai 2.458 euro del livello A1, il più alto.


Stipendio medio elettricista

La paga media di un elettricista che lavori in proprio può andare dai 1.300 ai 1.400 euro netti al mese, raggiunti però dopo aver raggiunto una certa esperienza sul campo. I salari di ingresso sono infatti più bassi, attorno ai 1.00 euro netti mensili, ma possono poi aumentare notevolmente con l’anzianità.


Stipendio medio magazziniere

Figura molto richiesta con il boom dell’e-commerce e la crescita dell’importanza della logistica, un magazziniere prende in media circa 1.300 euro netti al mese, che diventano quindi circa 23.000 euro l’anno. La retribuzione però varia a seconda dell’orario (un part-time si aggira attorno ai 900 euro), dell’anzianità e delle responsabilità.


Quanto guadagna un project manager?

Un project manager, figura chiave nelle aziende per raggiungere e monitorare i risultati fissati dalle strategie, può aspirare a uno stipendio annuo lordo che va dai 30 ai 50.000 euro, cui si possono aggiungere vari benefit aziendali. Lo stipendio però può salire notevolmente, oltre i 70.000 euro, con l’età e i compiti ricoperti.


Quanto guadagna un barista?

Lo stipendio mensile di un barista può andare dai 700 ai 1.000 euro, con differenze importanti a seconda che l’impiego sia in un bar piccolo o grande e in una città del Nord o del Sud Italia. Altre variazioni si hanno anche in base all’orario. Nel caso di lavoratori specializzati, che magari hanno frequentato corsi di specializzazione in cocktail o simili, lo stipendio può aumentare fino ai 1.800 euro, o anche più.


Stipendio medio muratore

Lo stipendio medio mensile di un muratore in Italia può andare dai 1.200 ai 1.600 euro. La paga oraria varia invece tra i 9 e i 12 euro all’ora, cui vanno poi aggiunti i contributi per le casse edili e le eventuali indennità di trasferta.



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