L’informatore scientifico del farmaco è una persona incaricata dalle aziende farmaceutiche di informare medici, farmacisti e veterinari sull’uscita di nuovi prodotti e sulle proprietà di quelli già in commercio, aggiornandoli sulle novità che possono essere uscite sulla loro efficacia. Tocca a lui quindi informare gli operatori sanitari su proprietà, principi attivi ed eventuali effetti indesiderati del preparato.
L'informatore scientifico del farmaco (spesso abbreviato con ISF), durante i colloqui con gli operatori sanitari, fornisce infatti dettagliate informazioni riguardo ai dispositivi medici e alla chimica farmaceutica, garantendo così la corretta comprensione delle modalità d'uso dei prodotti offerti dalla casa farmaceutica.
Compito dell’informatore medico scientifico è però anche quello di raccogliere osservazioni dagli operatori sanitari medici sul funzionamento dei preparati trattati, comunicando all’azienda gli eventuali effetti collaterali riscontrati, perché venga informata l’Agenzia Italiana del Farmaco, per la sua attività di farmacovigilanza. Svolge quindi un ruolo importante all'interno del Servizio sanitario nazionale italiano.
Vediamo dunque quali sono le caratteristiche principali di questa professione e le possibilità di carriera che offre.
L’informatore scientifico del farmaco, detto anche informatore medico scientifico, informatore medico o rappresentante farmaceutico, è la figura professionale incaricata dalle aziende chimiche farmaceutiche di comunicare a medici, farmacisti e veterinari le proprietà dei loro loro prodotti e i nuovi composti lanciati sul mercato, perché questi possano poi prescriverli con piena coscienza delle loro proprietà.
Ma l’informatore scientifico ha anche il delicato compito di raccogliere eventuali osservazioni dei medici sul corretto funzionamento dei medicinali. Se ci sono effetti collaterali non segnalati dai foglietti informativi, così come quelli già segnalati, l’informatore deve formalizzare il racconto del medico o del farmacista e inviarlo all’azienda per cui lavora, che poi provvede a informare a sua volta l’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco.
Il lavoro dell’informatore medico scientifico può svolgersi sia con un contratto di lavoro dipendente con una casa farmaceutica, secondo le norme previste dal contratto collettivo nazionale di settore, sia in regime di libera professione con partita Iva, con un sistema di pagamento basato sui risultati ottenuti.
Per quanto riguarda invece l’attività quotidiana, l’informatore scientifico ha il compito di tenere i contatti coi medici e i farmacisti di un’area specifica che gli è stata assegnata, visitando con cadenza regolare studi, farmacie e ospedali per promuovere i nuovi farmaci.
A loro offre notizie relative a:
Si tratta dunque di un tipo di professione svolto costantemente sul campo, facendo visita ai medici della zona assegnata, con cui l’informatore scientifico dialoga per proporre l’uso dei farmaci della propria azienda, cui poi deve presentare un resoconto della propria attività.
Con l’avanzare della carriera professionale, l’informatore medico può diventare responsabile di una data area e coordinare il lavoro degli altri informatori alle dipendenze dell’azienda, distribuendoli sul territorio, affidando loro gli obiettivi e verificando l’ottenimento dei risultati.
Salendo ancora di grado, l’informatore può poi diventare responsabile delle vendite o responsabile marketing per le aziende farmaceutiche, ampliando quindi il proprio raggio d’azione, o anche responsabile del servizio scientifico di un'azienda.
L’attività dell’informatore scientifico prevede però anche una frequente formazione professionale, fornita in genere dall’azienda, che serve ad aggiornarsi sugli ultimi studi usciti sui farmaci e sui farmaci in uscita sul mercato. A rappresentare gli operatori del settore ci sono varie associazioni, tra cui la Federazione delle associazioni italiane degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco (Fedaiisf).
L'Informatore scientifico del farmaco rientra a tutti gli effetti nel Servizio Sanitario Nazionale italiano, svolgendo un ruolo cruciale non soltanto nel fornire informazioni dettagliate riguardo ai prodotti farmaceutici, ma garantendo anche una corretta comprensione delle loro caratteristiche e modalità d'uso agli operatori sanitari. La sua attività contribuisce al miglioramento costante del settore farmaceutico e alla qualità dell'assistenza sanitaria offerta ai pazienti.
Per esercitare la professione di informatore medico scientifico del farmaco, secondo il Decreto legislativo 219 del 2006 e il D.M. del 3 agosto 2007, bisogna avere una di queste lauree:
Altre competenze o soft skills importanti per esercitare questa professione sono anche:
L'informatore scientifico del farmaco nel suo lavoro quotidiano deve organizzare gli incontri con gli operatori sanitari, curare i resoconti sulle novità emerse dal confronto con i medici e i farmacisti, occuparsi delle comunicazioni al servizio di farmacovigilanza e anche sviluppare nuovi ambiti di vendita, che possano aumentare il numero dei clienti.
Si tratta dunque di un'attività piuttosto variegata, che impegna l'informatore a muoversi sul territorio di sua competenza, con un lavoro che comprende compiti e competenze che sono proprie anche dell'agente di commercio.
Ecco dunque l'insieme delle attività che caratterizzano il lavoro dell'informatore scientifico:
Il lavoro dell'informatore scientifico del farmaco rientra anche nel campo di applicazione del Codice deontologico elaborato da Farmindustria, aggiornato nell'aprile 2022, cioè l'associazione di Confindustria che riunisce le imprese farmaceutiche. Si tratta di un'intesa preparata dalle imprese, che regola il comportamento da tenere tra le imprese stesse e tra queste e il mondo degli operatori sanitari.
Si tratta in sostanza di un documento che vuole evitare comportamenti scorretti, conflitti d'interesse o pratiche scorrette per la promozione dei prodotti farmaceutici, che dunque si aggiunge alle norme della legge e dei contratti di settore.
Questo documento indica alle aziende l'attività che devono svolgere per avvalersi del lavoro di informatori scientifici del farmaco e in particolare:
Lo stipendio medio di un informatore medico in Italia dipende, come solito, da molti fattori: esperienza, tipologia e grandezza dell’impresa, numero clienti nel caso di libera professione o agente di commercio e così via.
Le stime più accreditate però riferiscono di una media annuale che può andare dai 30.000 ai 45.000 euro, con paghe più basse per chi entra per la prima volta sul mercato e livelli anche notevolmente più alti per le figure con più esperienza.
A formare lo stipendio di un informatore scientifico sono infatti vari fattori: