Quattordicesima: a chi spetta e come calcolarla

Kelly Services Spa • giu 15, 2022

Detta anche “premio feriale”, la quattordicesima è uno stipendio aggiuntivo riconosciuto in estate ai lavoratori di alcuni settori e ai pensionati. Ecco cosa bisogna sapere


Come la tredicesima, anche la quattordicesima consente al lavoratore o al pensionato di incassare una mensilità aggiuntiva di stipendio, che viene erogata ogni anno tra giugno e luglio. Diversamente dalla tredicesima, però, la quattordicesima mensilità non è pagata a tutte le categorie di lavoratori e dipende dal contratto collettivo nazionale di riferimento, pur rimanendo in capo al datore di lavoro l’onere di riconoscere la cifra nelle buste paga.


La sua applicazione è dunque più ristretta rispetto alla tredicesima anche se ci sono aziende che, pur non obbligate dal proprio contratto, decidono comunque di versare la gratifica ai propri lavoratori.


Si tratta dunque di un sostegno aggiuntivo per i lavoratori, riconosciuto direttamente in busta paga dal datore di lavoro sulla base della contrattazione collettiva.

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Chi ha diritto alla 14esima?


La quattordicesima spetta ai lavoratori dipendenti di settori il cui contratto collettivo nazionale prevede questo tipo di misura, oltre che ai pensionati che rispondono ad alcuni requisiti.


In particolare la quattordicesima spetta a:


  • lavoratori i cui Ccnl di riferimento prevede la quattordicesima;
  • lavoratori a cui l’azienda paga la quattordicesima anche se il contratto di riferimento non la prevede;
  • pensionati, come spiega l’Inps, di almeno 64 anni di età che hanno un reddito fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, fino al 2016, e fino a 2 volte lo stesso trattamento a partire dal 2017.


Per quanto riguarda i lavoratori del settore privato, hanno generalmente diritto alla quattordicesima i dipendenti dei settori:

  • commercio e turismo;
  • alimentare;
  • studi professionali;
  • pulizie e multiservizi;
  • autotrasporti e logistica.


Per ogni settore, comunque, fa fede il Ccnl di riferimento, che può stabilire ulteriori condizioni per ricevere la somma aggiuntiva e anche la data entro cui va pagata dal datore di lavoro. Questo significa quindi che non tutti i lavoratori di un settore interessato possono ricevere la quattordicesima, perché magari in fase di contrattazione associazioni d’impresa e sindacati hanno concordato di escludere alcune categorie di lavoratori dipendenti.


Non beneficiano della 14esima invece stagisti, collaboratori e lavoratori autonomi.

Che differenza c’è tra 13esima e 14esima?


Da quanto detto emergono le sostanziali differenze tra la tredicesima e la quattordicesima mensilità. La 13esima infatti:


  1. viene pagata a ridosso delle feste natalizie, perché originariamente pensata per sostenere i consumi in questa parte dell’anno;
  2. è obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico, come stabilito da un decreto del 1960.


La 14esima invece è prevista solo da alcuni contratti. Le differenze riguardano però, oltre alla platea dei beneficiari, anche il momento in cui vengono pagate 13esima e 14esima. Se la prima infatti viene versata dal datore di lavoro o dall’Inps nel mese di dicembre, come abbiamo visto, la quattordicesima viene invece pagata tra giugno e luglio, proprio perché ideata inizialmente per sostenere e facilitare le ferie degli italiani.


Altra differenza il modo di maturazione delle due gratifiche, conseguenza diretta del momento in cui vengono pagate:

  • la tredicesima si matura nell’anno solare, cioè nei 12 mesi che vanno da gennaio a dicembre;
  • la quattordicesima matura invece nel periodo che va dal 30 giugno di un anno al 1° luglio dell’anno successivo.


Per entrambe le misure la somma effettivamente percepita viene però calcolata sulla base dei mesi effettivamente lavorati nel periodo indicato, sulla base dei cosiddetti ratei mensili. Questo significa che se un lavoratore è stato assunto durante l’anno, la quattordicesima verrà pagata solo sulla base dei mesi effettivamente lavorati.


Per esempio:


un lavoratore che ha una paga mensile di 1.200 euro lordi ed è stato assunto a inizio settembre, riceverà una quattordicesima maturata nei 10 mesi lavorati presso quell’azienda, ovvero:

1.200 X 10 = 12.000 / 12 = 1.000 euro

La formula infatti è:


stipendio lordo mensile X mesi lavorati / mesi dell’anno


Per il calcolo vengono comunque considerati anche i periodi di:

  • congedo di maternità e paternità;
  • ferie;
  • malattia;
  • infortunio (fa riferimento sempre il contratto di riferimento);
  • festività;
  • permessi;
  • congedo matrimoniale;
  • riposi giornalieri per l’allattamento.


Mentre la quattordicesima non viene maturata nel caso di straordinari, scioperi, altre tipologie di permessi, aspettative, malattie o infortuni che vanno oltre i termini previsti dal Ccnl, congedo parentale.

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Quando si prende la 14?


Non c’è una sola data entro cui il datore di lavoro deve pagare la quattordicesima ai propri dipendenti, perché questa viene definita dal contratto di riferimento.


Quindi per esempio i lavoratori del Ccnl turismo e commercio si vedranno pagare la 14esima entro il 1° luglio, quelli degli studi professionali e della logistica entro il 30 giugno, i dipendenti del comparto pulizie invece entro il 15 luglio.


Per quanto riguarda i pensionati, la 14esima viene invece pagata a luglio e nel 2022 si andrà a sommare, se dovuto, al Bonus di 200 euro deciso dal Decreto Aiuti.

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