In un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato, sono cresciuti anche i dati a disposizione di chi li sa leggere. Si tratta di informazioni preziose, che possono dare un contributo fondamentale a chi deve migliorare e accrescere il proprio business, risolvendo così in maniera scientifica i problemi osservati.
L’interprete di questi dati, che vengono spesso definiti “big data” quando arrivano da più fonti e sono in grande quantità, è il data analyst, l’analista dei dati, una figura professionale esperta di data science capace di mettere ordine all’enorme quantità di dati in cui è immersa un’azienda nella sua attività quotidiana.
Ma qual è nel dettaglio il lavoro del data analyst? E cosa lo differenzia da altre figure, come il data scientist? E a quali aziende può essere utile avere un esperto di analisi dei dati?
Secondo una recente ricerca di Assolavoro, tra l’altro, la figura del data analyst risultava tra quelle più ricercate dalle imprese tra marzo e aprile 2023, tra i ruoli con più alta qualifica, confermando ancora una volta quanto siano ricercate le competenze di data analytics da parte delle aziende italiane.
Il data analyst, o analista dei dati, è colui che ha il compito di esaminare, analizzare e interpretare i dati prodotti da una qualsiasi organizzazione, come un’azienda, per estrarre informazioni utili a guidare il processo decisionale o migliorare l’attività.
Ma cosa fa un data analyst nella sua attività quotidiana? Si tratta di una figura che lavora a diretto contatto con diverse aree di un’impresa, che cambiano a seconda del settore di attività. Il data analyst può quindi essere chiamato a rapportarsi con l’area marketing, con la produzione, con la logistica o con i diversi project manager, oltre che direttamente con i vertici aziendali, che hanno bisogno dei dati per prendere le decisioni strategiche.
Nel suo lavoro quotidiano, dunque, un data analyst deve occuparsi di diversi compiti:
Per fare tutto questo, il data analyst utilizza principalmente software informatici, sia di base come Excel, particolarmente utili per organizzare i dati raccolti, sia più specifici.
Il suo lavoro però cambia notevolmente a seconda del settore di attività dell’azienda per cui lavora. Se è impiegato in un’azienda meccanica, ad esempio, può essere chiamato ad analizzare le informazioni prodotte dalle macchine dotate di sensoristica, per identificare eventuali problemi lungo il ciclo di produzione. In un’impresa attiva nella moda potrebbe essere invece impiegato a studiare le tendenze che emergono dalle abitudini di acquisto dei clienti sui portali di e-commerce o nei negozi fisici.
Oppure, nello stesso campo del fashion, un data analyst potrebbe servire anche per analizzare i trend del mercato per scegliere le caratteristiche di una nuova linea di abbigliamento.
Solo da questi pochi esempi, si capisce la grande versatilità di questa figura, che può essere molto utile per imprese sia grandi che piccole che operano in quasi tutti i settori, così come grandi amministrazioni pubbliche e centri di ricerca.
Al data analyst, in generale, spetta l’analisi dei dati grezzi, mentre il data scientist è chiamato a organizzare i dati e stabilire gli obiettivi per organizzare il lavoro dei data analyst presenti in azienda.
Questo però capita in ambiti più maturi, perché in realtà più piccole o meno strutturate, molti dei compiti del data scientist vengono spesso affidati a data analyst, e viceversa.
Il data analyst, o analista dei dati, è colui che ha il compito di esaminare, analizzare e interpretare i dati prodotti da una qualsiasi organizzazione, come un’azienda, per estrarre informazioni utili a guidare il processo decisionale o migliorare l’attività.
Ma cosa fa un data analyst nella sua attività quotidiana? Si tratta di una figura che lavora a diretto contatto con diverse aree di un’impresa, che cambiano a seconda del settore di attività. Il data analyst può quindi essere chiamato a rapportarsi con l’area marketing, con la produzione, con la logistica o con i diversi project manager, oltre che direttamente con i vertici aziendali, che hanno bisogno dei dati per prendere le decisioni strategiche.
Nel suo lavoro quotidiano, dunque, un data analyst deve occuparsi di diversi compiti:
Per fare tutto questo, il data analyst lavora principalmente con software informatici, sia di base come Excel, particolarmente utili per organizzare i dati raccolti, sia più specifici.
Il suo lavoro però cambia notevolmente a seconda del settore di attività dell’azienda per cui lavora. Se è impiegato in un’azienda meccanica, ad esempio, può essere chiamato ad analizzare le informazioni prodotte dalle macchine dotate di sensoristica, per identificare eventuali problemi lungo il ciclo di produzione.
In un’impresa attiva nella moda potrebbe essere invece impiegato a studiare le tendenze che emergono dalle abitudini di acquisto dei clienti sui portali di e-commerce o nei negozi fisici. Oppure, nello stesso campo del fashion, un data analyst potrebbe servire anche per analizzare i trend del mercato per scegliere le caratteristiche di una nuova linea di abbigliamento.
Solo da questi pochi esempi, si capisce la grande versatilità di questa figura, che grazie alle sue competenze tecniche può essere molto utile per imprese sia grandi che piccole che operano in quasi tutti i settori, così come grandi amministrazioni pubbliche e centri di ricerca.
Al data analyst, in generale, spetta l’analisi dei dati grezzi, mentre il data scientist è chiamato a organizzare i dati e stabilire gli obiettivi per organizzare il lavoro dei data analyst presenti in azienda.
Questo però capita in ambiti più maturi, perché in realtà più piccole o meno strutturate, molti dei compiti del data scientist vengono spesso affidati a data analyst, e viceversa.
Il data analyst deve avere competenze di informatica, statistica, economia e matematica. Per diventare un analista dei dati il percorso principale è dunque quello di seguire un corso di laurea in queste materie:
Esistono anche corsi di laurea specifici che prevedono insegnamenti di data analytics, come, tra le tante, l’università Bocconi, di Bologna, di Venezia, di Pisa o di Bergamo.
Sono quindi molto diffusi i data analyst che arrivano alla professione dopo studi in area economico-manageriale, pur arricchita da competenze imprescindibili in statistica, informatica e matematica.
Un data analyst deve avere solide competenze tecniche e abilità analitiche avanzate, oltre a conoscenze di strumenti come SAS, SQL, Python o R. Ma deve avere anche capacità di comunicazione efficace e una profonda conoscenza del contesto aziendale in cui opera.
Nello specifico nelle offerte di lavoro per data analyst spesso vengono richieste competenze specifiche in:
Tra le soft skills generalmente più indicate nelle offerte di lavoro per questa figura ci sono poi:
Nel suo lavoro il data analyst avrà infatti spesso la necessità di tradurre i risultati delle sua analisi in un formato comprensibile per coloro che, all'interno dell'azienda, sono chiamati a prendere le decisioni. Deve saper esporre con chiarezza lo stato di partenza e le possibili evoluzioni del business.
Per questo il data analyst deve anche avere una conoscenza approfondita dell'azienda in cui opera e del settore di riferimento. Nel caso di un'azienda meccanica, come visto, può essere incaricato di raccogliere, selezionare e analizzare i dati che arrivano dai sensori montati sulle macchine di produzione, ma anche di esaminare il contesto di mercato in cui opera per suggerire strategie di sviluppo.
Il data analyst può lavorare in molti settori come la finanza, l'industria o il marketing, e può avere diversi ruoli anche all'interno della stessa organizzazione.
Tutti i settori hanno infatti bisogno di raccogliere e interpretare i dati che descrivono il proprio business. Questo rende importante avere una figura che, come il data analyst, sappia ricercare e analizzare grandi quantità di dati e rilevazioni.
Del resto anche all'interno di una stessa azienda il data analyst può avere diversi ruoli:
Lo stipendio medio di un data analyst in Italia è attorno ai 25-28.000 euro, che però sale rapidamente oltre i 33.000 euro per poi raggiungere livelli ancora più elevati a seconda del grado di responsabilità e di organizzazione dell’azienda in cui opera.
Essendo una figura professionale molto richiesta dal mercato, quella del data analyst è anche una delle figure con le maggiori prospettive di carriera. Questo sia perché col crescere delle competenze può assumere sempre più responsabilità all'interno dell'azienda in cui lavora, ricevendo di conseguenza anche compensi più alti.
Ma anche perché il contesto della data analysis, l'analisi dei dati, è in continua evoluzione. Questo rende necessario da parte del data analyst un continuo aggiornamento e formazione per restare al passo coi tempi.
Deve quindi partecipare a:
Sono tutti strumenti che, aumentando il bagaglio di competenze del data analyst, gli consentono di aggiornarsi alle ultime tendenze del mercato e aumentare così le possibilità di carriera. Il data analyst può così assumere anche il ruolo di: