Figura centrale all’interno delle aziende per rispettare le strategie di business, il project manager consente di raggiungere i risultati prefissati. Vediamo cosa c’è da sapere su questa figura e sul PMO
Il funzionamento delle aziende si basa sul raggiungimento degli obiettivi. Ma sia nelle grandi che nelle piccole imprese non basta più avere le competenze tecniche e logistiche necessarie per produrre o vendere, ma è fondamentale rispettare gli obiettivi strategici aziendali ed essere in grado di rispettare tempi e modalità nella relazione col cliente.
La gestione dei progetti è il ruolo del Project Management Office (Pmo), o Program Management Office, un’entità sempre più diffusa non solo nelle grandi realtà più strutturate, ma anche nelle piccole e medie imprese.
Cos’è un PMO?
Il Project Management Office è l’ufficio per la gestione dei progetti aziendali. In altre parole, quel dipartimento che all’interno dell’azienda si occupa di definire, mantenere e garantire degli standard per il raggiungimento degli obiettivi.
Il compito del PMO, secondo i principi di ingegneria gestionale ed economia aziendale, è dunque quello di stabilire buone pratiche da implementare nell’attività dell’impresa, supervisionando:
l’uso corretto delle risorse;
il rispetto dei tempi prefissati;
la qualità del servizio fornito;
il rapporto col cliente finale.
Secondo uno studio del 2016 di Eric John Darling e Jonathan Witty, dell’University of Southern Queensland, non esiste però una sola tipologia di PMO, perché il ruolo del PMO cambia tanto quanto sono diverse le organizzazioni che le ospitano. I PMO possono essere di diversi tipi.
Contemporaneamente, le attività che vengono svolte all’interno del PMO sono anche cambiate nel corso del tempo. Quello che non è cambiato è ciò che il PMO deve garantire:
il raggiungimento degli obiettivi nei tempi e nei modi fissati dalle strategie aziendali.
Chi è cosa fa il project manager?
A supervisionare e garantire il buon esito di un progetto sta il project manager, il responsabile di progetto, che gestisce tutte le sue fasi:
l’ideazione;
la pianificazione;
l’esecuzione;
il monitoraggio;
il reporting finale.
Esistono anche norme piuttosto recenti che contribuiscono a definire le linee guida, le competenze richieste e i compiti del project manager: è la norma UNI 11648 e la norma internazionale ISO 21500.
Il project manager deve essere dunque un professionista con hard skills ben definite e competenze tecniche precise, ma deve anche possedere soft skills altrettanto ricercate, come la capacità di gestire un team, problem solving e buone capacità di comunicazione per riuscire a confrontarsi con le diverse figure e gli uffici coinvolti nella realizzazione del progetto di cui è responsabile.
Quali sono i compiti di un PMO?
Alla luce di quanto abbiamo visto, la lista dei compiti fondamentali della maggior parte dei PMO può essere:
Organizzazione dei progetti e delle risorse: il PMO mantiene una visione generale dei processi aziendali, confrontandosi e raccogliendo dati e analisi da diversi settori dell’impresa;
Aiutare a definire le strategie aziendali: il PMO ha anche il compito di stabilire una gerarchia tra i diversi compiti, consentendo così di ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse;
Incrementare l’efficienza: non disperdere le forze consente anche di aumentare l’efficienza del sistema;
Stabilire standard di processo: grazie all’attività di coordinamento e supervisione del PMO, possono essere stabiliti degli standard di qualità che si possono adattare a tutti i comparti aziendali, uniformando il più possibile l’analisi dei risultati, la gestione delle risorse e la reportistica finale sugli obiettivi raggiunti.