Spesso poco considerata, specialmente in Italia, la lettera di referenze può essere un vantaggio importante quando accompagna un curriculum vitae. Ecco cosa bisogna sapere per ottenerne una e avere più successo a un colloquio di lavoro
Chiedere al tuo ex capo di scrivere una lettera di referenze può essere molto importante quando cerchi un lavoro o stai per affrontare un colloquio. Assieme alla lettera di presentazione, che è un’altra cosa, può infatti darti quella spinta in più per attirare l’attenzione del responsabile della selezione del personale.
Una lettera di referenze è un documento che un candidato alla ricerca di un nuovo impiego chiede al suo ex datore di lavoro una volta che il rapporto di lavoro si è interrotto, pur in modo positivo. Si tratta di un breve testo firmato con cui l’ex capo usa per spiegare di cosa si occupava il candidato finché ha lavorato nella sua azienda, ma anche descriverne le qualità principali e le ragioni per cui ha deciso di cambiare lavoro.
Le lettere di referenze possono essere quindi importanti perché aggiungono al curriculum e alla lettera di presentazione, che sono scritti in prima persona dal diretto interessato, un punto di vista esterno e terzo che aggiunge un giudizio positivo e imparziale sul tuo conto. La lettera, per questo, viene presentata durante il processo di selezione assieme agli altri documenti, a chi si sta occupando dei colloqui di lavoro.
La lettera di referenze è quindi una cosa diversa da una lettera di raccomandazione propriamente detta, anche se spesso vengono usati come sinonimi. Questa infatti viene normalmente scritta tra persone che si conoscono bene per raccomandare un candidato, mentre la lettera di referenze è più formale, perché è diretta a persone che non si conoscono.
Ovviamente tutto questo presuppone che il rapporto di lavoro si sia interrotto per tua volontà o comunque in modo positivo e che i rapporti coi tuoi ex responsabili siano amichevoli o comunque cordiali. Non è il caso di chiedere al tuo ex capo, insomma, una lettera di referenze se sei appena stato licenziato o hai deciso di cambiare posto a causa dei frequenti contrasti coi tuoi colleghi.
La lettera di referenze può essere utile anche per studenti, neo-laureati o ricercatori che hanno appena finito gli studi e si affacciano al mercato del lavoro, oppure che cambiano ateneo. In questo caso chi scrive la lettera può essere un professore con sui si è lavorato più strettamente o il responsabile di un’attività particolare che hai seguito.
Le lettere di referenze, per essere utili e credibili, devono essere chieste a figure professionali con cui hai avuto rapporti di lavoro continui e duraturi, e in particolare a responsabili di settore o direttamente al titolare dell’azienda per cui hai lavorato. Lo puoi chiedere:
La lettera di referenze insomma deve essere scritta da una figura che all’interno della tua ex azienda sia dotata di una certa autorità e che possibilmente abbia mantenuto quel ruolo per essere eventualmente rintracciabile.
Chiedere al tuo ex capo, o chi per lui, una lettera di referenze, è un tuo diritto. Ma bisogna sempre considerare il fatto che rispondere è un impegno che ha bisogno di un certo tempo per chi dovrà scriverla e firmarla. Bisogna quindi usare una certa attenzione nel fare la richiesta, con alcuni accorgimenti:
Una lettera di referenze è formata da alcune parti fisse:
Non è male inoltre se:
Ecco dunque un modello di lettera, che dev’essere ovviamente adattata per il ruolo e la realtà aziendale specifica:
Intestazione, logo azienda
dati del tuo vecchio datore di lavoro (nome, cognome, ragione
sociale indirizzo sede legale, recapiti)
Io sottoscritto (nome dell’ex datore di lavoro o del
responsabile che scrive la lettera), segnalo che il signor (tuo
nome), nato a … e residente in … ha lavorato nella mia azienda
dal … al ...., col ruolo di … e con inquadramento … .
In questo periodo (il tuo nome) ha dimostrato ottime capacità
organizzative e una forte attitudine al lavoro in team,
occupandosi in prima persona di progetti di grande rilievo e
importanza. Ha così consentito all’azienda di ampliare le
proprie capacità di business aumentando il numero dei clienti. Si
è sempre dimostrato puntuale e preciso.
Il rapporto di lavoro si è poi interrotto esclusivamente per
sua scelta personale per crescere professionalmente, in quanto ha
preferito uscire dall’azienda per seguire altri percorsi
lavorativi.
Con questa mia lettera quindi ne attesto le competenze e resto
a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
data e firma