Lavori creativi: quali sono i più pagati e cosa studiare

Kelly Services spa • ago 05, 2021

​Sono tanti i mestieri che fondano sulla creatività la propria attività quotidiana. E non si tratta di professioni come musicisti o attori, dove l'importanza della creatività è scontata, ma di figure che compaiono sempre più spesso nelle offerte di lavoro, anche grazie al diffondersi delle nuove tecnologie, dei social media e della digitalizzazione


Cosa sono i lavori creativi?


Tra le figure emergenti del mercato del lavoro a più alto tasso di creatività lo IED, l’Istituto Europeo di Design, indica professioni come:


  • interior designer;
  • accessories designer;
  • videomaker e fotografo;
  • art director;
  • copywriter;
  • digital and content strategist;
  • social media manager;
  • brand manager.


Sono tutti mestieri in cui le capacità creative giocano un ruolo più o meno importante, ma sempre presente come requisito negli annunci di lavoro delle aziende.

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  • Interior designer


Si occupa di progettare e disegnare gli spazi interni delle abitazioni o dei luoghi di lavoro, curando la scelta di colori, mobili e illuminazione, oltre che la loro disposizione. Per diventare interior designer si può scegliere la carriera universitaria, come una triennale in architettura, per poi specializzarsi con un master specifico. Ma esistono anche corsi di enti privati.


Lo stipendio cui si può aspirare è molto variabile e può andare dai 15.000 euro all’anno per una prima esperienza a una media attorno ai 30.000 euro, con punte più alte, anche di molto, per le figure con più responsabilità.

  • Accessories designer


Molto richiesto dalle case di moda, il designer di accessori disegna e segue la realizzazione di oggetti come scarpe, borse, gioielli, cinture, fibbie o cappelli. Studia corsi proposti da istituti di moda e fa pratica all’interno delle grandi aziende o presso botteghe artigiane, seguendo la nascita di un nuovo prodotto. Alle capacità artistiche si accompagnano la conoscenza dei materiali e delle tecniche di realizzazione. Lo stipendio medio è attorno ai 30.000 euro l’anno.

  • Videomaker e fotografo


Il videomaker si occupa di girare, lavorare e montare i video più disparati, dallo spot pubblicitario al filmato promozionale, dagli eventi celebrativi a veri e propri cortometraggi, compresi i contenuti per social network o siti aziendali.


Sono dunque importanti le tecniche di base di realizzazione ed editing dei video e conoscenze di fotografia, cinema, letteratura e musica, oltre che l’aggiornamento continuo sulle novità tecnologiche. Per il fotografo valgono gli stessi argomenti, con l’avvertenza che sempre più spesso anche a questa figura può essere chiesto di occuparsi anche dei video. 


Nel caso di impieghi come dipendente in un’azienda o di un’agenzia di comunicazione, lo stipendio può variare dai 15.000 ai 25.000 euro l’anno. È comunque più frequente lavorare da freelance. Il cachet richiesto per ogni servizio può andare dai 150 euro minimi richiesti per piccole sessioni a 300-400 euro, per poi superare anche i 1.000-3.000 euro per i lavori più impegnativi.

  • Art director


L’art director si occupa dell’immagine di un’azienda, coordinando e seguendo in prima persona tutti gli aspetti grafici: dal sito Internet alle campagne pubblicitarie, fino all’attività sui social network. Per farlo deve avere competenze di fotografia, arte, musica e grafica, con conoscenze di programmi di elaborazione immagini come InDesign o Photoshop.


L’art director costruisce le proprie conoscenze soprattutto con l’esperienza sul campo, oltre che con studi di arte, grafica o design, presso università o altri istituti specifici.


Lo stipendio può andare dai 14.000 ai 25.000 euro l’anno, con una media di oltre 30.000 euro per le figure con più esperienza.

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  • Copywriter


Il copywriter è il professionista che aiuta un’azienda a lavorare con le parole, a migliorare i messaggi che questa lancia sulla carta stampata, nelle campagne pubblicitarie e, oggi, anche sul web. Può essere inquadrato sia alle dipendenze dirette dell’azienda sia, più spesso, in un’agenzia pubblicitaria o di comunicazione, dove segue diversi clienti.


Per diventare copywriter non c’è un percorso di studi prefissato, ma servono competenze linguistiche eccellenti e studi pubblicitari. A queste si aggiungono, per l’attività sul web, anche competenze SEO e la conoscenza delle principali piattaforme per la gestione di blog e siti Internet.


Per quanto riguarda lo stipendio, può andare dai 20.000 euro l’anno di una figura junior fino agli oltre 60.000 di una figura con esperienza. La media si aggira attorno ai 30-34.000 euro.

  • Digital and content strategist


Il digital strategist, o il content strategist, si occupa della pianificazione, della realizzazione e della gestione dei contenuti pubblicati da un’azienda sui canali digitali, che vanno dai social alle campagne pubblicitarie online.


Deve quindi avere competenze di marketing e pubblicità, essere aggiornato sulle novità in campo tecnologico ed essere esperto di strategie SEM/SEO, oltre che conoscere e pianificare campagne su AdWords e Facebook.


Lo stipendio medio annuo in Italia si aggira attorno ai 27.00 euro l’anno, ma cresce abbastanza in fretta a seconda dell’esperienza fino a 40.000 euro e anche oltre.


  • Social media manager


Lavora all’interno di un’azienda oppure da professionista esterno come consulente e si occupa di programmare e curare le uscite social online dei clienti.


Ha quindi competenze di marketing e pubblicità, sa leggere gli Insights, gestisce la brand awareness dell’azienda per cui lavora, la conoscenza del marchio sui social, gestisce i contatti coi fan e i clienti su questi canali, moderando anche la pubblicazione di commenti e interventi sulle pagine ufficiali dell’azienda.


Lo stipendio di un social media manager con esperienza può arrivare attorno ai 30.000 euro l’anno, mentre una figura junior dovrà accontentarsi di cifre più basse, anche se con concrete possibilità di aumentarle in breve tempo.


  • Brand manager


Il brand manager è il responsabile del marchio di un’azienda a tutti i livelli. Si tratta quindi di una figura di alta responsabilità che lavora a stretto contatto con le figure manageriali, col settore marketing e con la produzione. Spetta a lui fare analisi di mercato, pianificare il lancio di nuovi prodotti, definire il marketing plan, gestendo quindi tutte le attività di comunicazione e promozione.


Ha quindi competenze estese di economia, marketing e comunicazione aziendale, acquisite in corsi universitari o master specifici. Gli stipendi medi si aggirano attorno ai 45.000 euro annui.

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