Imparare a definire gli obiettivi

Kelly Services spa • mar 08, 2021

​Nella vita come nella carriera professionale è importante saper definire traguardi precisi per avere successo. Ecco alcune indicazioni utili per non fallire


Ognuno di noi ha o pensa di avere degli obiettivi, dal cui raggiungimento dipende il nostro 
successo o il nostro benessere. Nella vita come nel lavoro, raggiungere i nostri obiettivi è uno dei metri che comunemente usiamo per stabilire se la nostra giornata o l’anno appena concluso sono andati bene o meno.


Sono riuscito a fare quello che volevo? Sto meglio di quando ho iniziato? Sono riuscito a migliorare la mia posizione in ufficio?

Spesso però gli obiettivi che ci prefiggiamo, sia a breve che a lungo termine, sembrano svanire mano a mano che cerchiamo di raggiungerli, come miraggi. Oppure allontanarsi. Forse perché sono troppo vaghi o troppo ambiziosi, oppure perché semplicemente sono cambiate le condizioni in cui ci muoviamo.Capita quindi di abbandonare i nostri propositi, e questo ci fa sentire più frustrati o delusi di noi stessi.


Riflettere su come si può programmare con giudizio le proprie attività, stabilendo un metodo, può essere utile per la propria crescita personale. Ecco una lista di indicazioni pratiche e spunti per definire ogni giorno obiettivi precisi nella vita e nel lavoro e provare a ottenere più spesso ciò che vuoi.

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Che differenza c’è fra finalità e obiettivi?

Prima di tutto è utile distinguere finalità e obiettivi. Per finalità, o scopi, di un’associazione o di un gruppo sociale, s’intendono i principi generali che ispirano la sua azione. È la direzione verso cui tutto il sistema si dirige.

Gli 
obiettivi sono le tappe intermedie che vengono raggiunte sulla strada che dirige verso il fine ultimo.

Per esempio per un’azienda una delle finalità è sicuramente quella di aumentare i profitti per sé e per i propri azionisti. Aumentare il fatturato quest’anno può essere invece uno degli obiettivi aziendali fissato da un manager per guidare il lavoro immediato della squadra.

Una questione di precisione

La definizione degli obiettivi però, sia sul lavoro che nella vita personale, dev’essere il più possibile precisa e dettagliata. Questo non vuol dire che il nostro piano di azione non debba mai cambiare una volta che sono è stato definito. Ma che bisogna avere ben chiara la direzione che vogliamo prendere, altrimenti rischiamo di sprecare energie e girare a vuoto, aumentando incertezza e delusione.

Come portare avanti obiettivi nel lavoro? Il metodo SMART

Uno dei metodi più utilizzati per fissare obiettivi nella pratica aziendale è il cosiddetto metodo degli obiettivi SMART, ideato dall’economista austriaco Peter Drucker. Cosa significa? SMART è una sigla in inglese che sta per:


Specific, cioè chiaro e ben definito


Measurable, cioè misurabile, quantificabile


Achievable, ovvero raggiungibile


Realistic, realistico


Time related, collegato cioè a un tempo preciso per il suo raggiungimento

Secondo questo metodo quindi nel momento in cui decidiamo di fissare un obiettivo dobbiamo avere le idee chiare su cosa vogliamo ottenere.


Esempio: non basta dire “Voglio aumentare i miei affari”, oppure su un piano personale “Voglio vivere meglio”. Piuttosto bisogna stabilire che vogliamo “aumentare le vendite in un dato Paese del 15%”, oppure che vogliamo “dimagrire 5 chili”.


L’obiettivo dev’essere inoltre misurabile, consentendoci con l’andare del tempo di riconoscere gli avanzamenti ottenuti. Dev’essere poi raggiungibile concretamente a partire dalle condizioni di partenza, essere cioè alla portata dell’azienda di cui ci occupiamo, del numero di collaboratori su cui può contare e così via.


Ma il nostro obiettivo deve anche essere realistico, per non scoraggiare piuttosto che motivare il team di lavoro. Deve poi avere un orizzonte di tempo preciso, che può essere più o meno lungo, e prevedere eventualmente anche delle tappe intermedie per vigilare sui nostri progressi.

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L’importanza delle scelte


È interessante notare che porsi degli obiettivi e andare avanti significa inevitabilmente fare delle scelte e scartare alcune strade. Quando decidiamo di prendere una direzione stiamo in effetti scartandone tante altre: siamo sicuri di aver valutato gli effetti delle nostre decisioni?

Una volta definito il proprio obiettivo bisogna prendere in considerazione che, come dice James Clear (autore del best seller “Atomic Habits”), fissare un obiettivo non significa solo stabilire cosa vogliamo raggiungere o guadagnare. Ma anche riflettere su quanto sei disposto a pagare per ottenere quel che vuoi.


In altre parole stabilire un obiettivo ci obbliga a prendere in considerazione e analizzare attentamente gli sforzi che dovremmo fare per raggiungere il successo.


Perché, come dice sempre Clear:


“Tutti vogliono una medaglia d’oro, ma pochi vogliono allenarsi come un atleta olimpico”.

La competizione tra obiettivi

Nel definire i nostri obiettivi spesso poi saremo messi di fronte a delle scelte, che ci costringeranno a stabilire degli ordini di priorità fra i nostri obiettivi. Piuttosto che cercare di raggiungere tutto in una volta sola, potrebbe quindi risultare utile mettere “in pausa” uno dei nostri obiettivi per finire un altro compito e poi riprendere il lavoro interrotto.


Spesso infatti sentiamo frasi come “se avessi più ore al giorno” oppure “pensa in grande”. Ma sono concetti che possono spingerci sulla strada sbagliata: troppe aspirazioni, troppi obiettivi non realistici o sovrapposti l’uno con l’altro hanno spesso come unico risultato quello di farci desistere e quindi di scoraggiarci.

La forza dell’abitudine

È poi utile anche distinguere tra obiettivi di risultato e obiettivi di processo, per capirne le ragioni di fondi e i vantaggi. Un obiettivo di risultato per esempio potrebbe essere la decisione di dimagrire 5 chili in sei mesi. Per raggiungerlo prendi il coraggio in mano, decidi di seguire una dieta ed effettivamente riesci a ridurre il tuo peso. Ma se questo risultato non è accompagnato da un cambio delle abitudini, al termine della dieta sarà facile riprendere in fretta il peso di prima.



Qui entra il gioco il ruolo fondamentale dell’abitudine. Un obiettivo di processo definirà dunque non tanto e non solo il punto di arrivo finale ma anche le modifiche necessarie all’attività quotidiana di ognuno di noi. Nel caso del dimagrimento, un obiettivo di processo potrebbe essere: “voglio iniziare un’attività sportiva con una certa regolarità”, oppure “devo ridurre i cibi grassi e poco salutari”.

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Come porsi obiettivi nel team?


Ecco una lista di passi da rispettare quando dobbiamo definire gli obiettivi da raggiungere in squadra.


1. Scegli i tuoi obiettivi, non quello che gli altri si aspettano da te. Questo ti consentirà di impegnarti con più convinzione per raggiungerli.


2. Definisci con chiarezza le priorità. Nello stabilire cosa vuoi ottenere, può essere utile fare una scala delle priorità. Bisogna decidere prima quali obiettivi sono di importanza massima, quali possono essere visti come risultati intermedi e quali obiettivi possono essere rimandati nel caso di ritardi o troppi impegni.


3. Come dice il metodo SMART, definisci degli obiettivi specifici e chiari, che siano misurabili e concreti. Se rimani generico sarà più difficile lavorare e raggiungere esattamente quello che vuoi ottenere.


4. Fai un programma preciso e condiviso. Stabilisci delle tappe progressive del lavoro, che definiscano esattamente le varie fasi del lavoro e i compiti assegnati a ciascun collaboratore. Condividi quindi questo programma, perché tutti sappiano la tabella di marcia. Uno dei metodi più utilizzati è quello di usare un Diagramma di Gantt.


5. Gestisci successi e sconfitte. Nel corso del lavoro, riconosci i risultati intermedi raggiunti, gratifica i collaboratori per spronarli in vista dell’obiettivo finale. In caso di insuccesso, cerca di trarne un insegnamento per il futuro.



6. Sii pronto a cambiare programmi. Come dicevamo prima, gli obiettivi possono cambiare. Se la situazione generale del mercato è cambiata, se la direzione presa dall’azienda si modifica in corso d’opera, si può correggere la rotta affrontando gli ostacoli e prendendo nuova spinta anche dalle difficoltà.

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