Gli agenti di commercio giocano un ruolo essenziale agendo come intermediari tra produttori, distributori e consumatori finali. La loro funzione principale è promuovere e vendere prodotti e servizi in una zona geografica per conto di un’azienda, contribuendo attivamente alla crescita e al successo delle imprese.
Ecco tutto quello che c'è da sapere su questa figura professionale.
L’agente di commercio è una figura lavorativa autonoma: viene incaricato da un’azienda di rappresentarla commercialmente in una precisa area geografica. Ha quindi l’incarico di promuovere contratti in nome e per conto di una o più aziende terze, tramite un contratto di agenzia.
Si possono così distinguere:
La figura dell’agente di commercio è regolata dagli
articoli 1742-1753 del Codice civile. Tra le caratteristiche più importanti si possono indicare:
Se l’incarico dell’agente di commercio non ha scadenza, allora il contratto si definisce
a tempo indeterminato con le stesse caratteristiche di un contratto di lavoro subordinato, con la differenza però che il lavoro di agente di commercio è un’attività imprenditoriale, che quindi non è soggetta alla subordinazione o all’organizzazione dell’azienda che ha dato l’incarico.
Per questo di solito l’incarico di agente di commercio non prevede uno stipendio fisso, ma un guadagno che varia a seconda delle vendite procurate all’azienda mandante, tramite il meccanismo delle provvigioni.
La figura dell’agente di commercio è quindi una figura preziosa per un’azienda, perché le consente di estendere e ramificare la propria rete commerciale sul territorio, senza però impegnarsi dal punto di vista economico e organizzativo nel costituire un’estensione vera e propria della sua struttura.
L’agente di commercio ha dunque alcuni compiti caratteristici:
Lavorare come agente di commercio richiede una serie di competenze diverse. La capacità di comunicare in modo efficace, negoziare e comprendere le esigenze dei clienti sono elementi fondamentali.
L’agente di commercio deve quindi:
L’agente di commercio ha il compito di promuovere la firma di nuovi contratti con nuovi clienti, lasciando però all’azienda mandataria la firma del contratto. Il rappresentante di commercio invece conclude i contratti per nome e per conto dell’azienda e ha la possibilità di proporre sconti e tariffe particolari.
Si tratta dunque di due figure affini ma differenti per poteri e compiti, che sono a loro volta diverse da quelle del procacciatore d’affari. Quest’ultimo infatti è una figura atipica, che opera per lo più in maniera occasionale e si limita a favorire la ricerca di nuovi clienti e la stipula di nuovi contratti per conto di un’azienda, senza che questo però si configuri come un rapporto definito e stabile.
Per diventare agente di commercio bisogna avere una serie di requisiti personali, morali e professionali fissati dalle Camere di commercio. Per iniziare l’attività, gli agenti devono presentare una Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al Registro della Camera di commercio di competenza, assieme alle autocertificazioni che attestano i requisiti.
Tra i
requisiti personali ci sono:
Tra i
requisiti morali sono compresi invece:
Tra i
requisiti professionali bisogna dimostrare almeno uno tra:
Secondo i
decreti
emanati tra 2010 e 2011 dal Ministero dello Sviluppo economico, per iniziare l’attività
non è più necessario iscriversi al Ruolo degli agenti di commercio. Resta invece sia per agenti che per rappresentanti di commercio l’obbligo di iscrizione all’Inps e al fondo di previdenza complementare di
Enasarco, l’Ente nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio.
Per lavorare come agente di commercio, se non si è in possesso dei requisiti professionali richiesti, cioè un diploma a indirizzo commerciale, una laurea in materie commerciali o giuridiche o esperienza lavorativa nel campo, si può frequentare un corso di formazione specifico a frequenza obbligatoria, che però dev’essere organizzato da un ente autorizzato e riconosciuto dalle Camere di commercio locali.
La durata del corso è variabile, può andare dalle 80-90 ore fino a 120 e oltre, con costi differenti che possono essere coperti in parte con voucher o incentivi vari. Si tratta di corsi che possono essere svolti in presenza, in un’aula fisica, o anche a distanza in viceo-conferenza.
Tra le materie che vengono affrontate nei corsi per agente di commercio ci possono essere:
A seconda dell’attività svolta, un agente di commercio in Italia guadagna in media circa
30.000 euro l’anno, che possono però salire
fino a 50.000 e anche oltre in casi particolari, per figure con rapporti con aziende particolarmente importanti, plurimandatari o con una lunga esperienza.